La Tokyo Electric Power Co. (Tepco), la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, in Giappone, ha annunciato che domenica sono finiti i lavori per rimuovere tutte le 566 barre di combustibile esausto del reattore 3. È uno dei tre reattori dove nel marzo del 2011, in seguito a un terremoto e al successivo tsunami, si fuse il combustibile nucleare ed è il primo dei tre in cui sono stati completati i lavori di rimozione del combustibile esausto, che erano iniziati nell’aprile del 2019.
Le barre di combustibile erano depositate in una piscina di stoccaggio e sono state rimosse in maniera automatizzata con una gru azionata a circa 500 metri di distanza. Ora si trovano in un deposito speciale all’interno della centrale. I lavori per rimuoverle sarebbero dovuti cominciare alla fine del 2014 ma erano stati rinviati più volte a causa della difficoltà di rimuovere i detriti delle esplosioni avvenute nella centrale nel 2011; inoltre c’è voluto più tempo del previsto per la rimozione delle barre a causa del malfunzionamento dei macchinari usati. La Tepco prevede di concludere la rimozione del combustibile dagli altri reattori della centrale di Fukushima entro il 2031: all’interno del reattore 1 sarà particolarmente complicato farlo a causa della grande quantità di detriti che contiene; nel reattore 2 invece si dovrà fare maggiore attenzione alle radiazioni, che lì sono particolarmente alte.
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Il lavoro completato domenica era un passaggio importante del processo di dismissione della centrale, anche se non quello più delicato: rimuovere il combustibile fuso nei reattori sarà la cosa più difficile.
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