La Cina ha bloccato il canale televisivo BBC World News perché “violava gravemente” le regole del paese sull’informazione

(EPA/ Alex Plavesvksi via ANSA)
(EPA/ Alex Plavesvksi via ANSA)

In Cina l’ente regolatore dell’informazione ha vietato la trasmissione dei programmi del canale televisivo BBC World News nel paese. Secondo l’ente, il modo in cui BBC ha raccontato la pandemia da coronavirus e la persecuzione della minoranza etnica degli uiguri avrebbe «violato gravemente» le regole sull’informazione previste nel paese. BBC non avrebbe rispettato «il prerequisito che le notizie debbano essere vere e giuste», e che «non danneggino gli interessi nazionali cinesi».

BBC ha commentato la decisione dicendo di esserne delusa e ha detto che l’emittente è riconosciuta in tutto il mondo come uno degli organi di informazione più autorevoli e che lavorano «in maniera imparziale, senza paura né favori».

Il segretario degli Esteri britannico Dominic Raab ha definito la decisione cinese «un’inaccettabile limitazione della libertà dei media» e che «quest’ultimo passo danneggerà soltanto la reputazione della Cina agli occhi del mondo».

La decisione della Cina arriva dopo quella di Ofcom, l’ente britannico che si occupa di regolamentare la comunicazione, che la scorsa settimana aveva sospeso la licenza dell’emittente televisiva CGTN, che fa parte della televisione di stato cinese CCTV, per le trasmissioni nel Regno Unito. La decisione di Ofcom era arrivata dopo la scoperta che la licenza di CGTN era illegalmente detenuta da un altro gruppo, Star China Media Ltd.