I dati sul coronavirus in Italia di oggi, giovedì 4 febbraio

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 13.659 nuovi casi positivi da coronavirus e 421 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 21.894 (322 in meno di ieri), di cui 2.151 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri) e 19.743 negli altri reparti (328 in meno di ieri). Sono stati analizzati in totale 151.367 tamponi molecolari e 118.775 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata dell’8,2 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,1 per cento. Nella giornata di mercoledì i contagi registrati erano stati 13.189 e i morti 476.

Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.746), Campania (1.544), Emilia-Romagna (1.192), Lazio (1.174) e Puglia (975).

Le principali notizie della giornata
• Mercoledì è stata comunicata alle regioni un’importante modifica al piano che regola la campagna vaccinale contro il coronavirus, in seguito alla ridistribuzione delle forniture delle dosi di Pfizer-BioNTech e Moderna, e alla raccomandazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) di somministrare il vaccino di AstraZeneca preferibilmente alle persone tra i 18 e i 55 anni. La novità principale è che la fase 3 del piano è stata anticipata e quindi le prenotazioni e le somministrazioni su milioni di persone sotto i 55 anni di diverse categorie cominceranno probabilmente già dalla prossima settimana con il vaccino AstraZeneca, ma ne parliamo meglio qui.

• Secondo il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, se si considera che «la disponibilità di vaccini anti-Covid entro il mese di giugno è quantificabile nell’ordine più o meno dei 40 milioni di dosi», l’Italia dovrebbe arrivare a vaccinare «20 milioni di persone almeno per il mese di giugno». Locatelli ha detto che questi sono i numeri basati sulla previsione di fornitura dei tre vaccini approvati – quello di Pfizer/BioNTech, quello di Moderna e quello di AstraZeneca – e che «se arriveranno ulteriori dosi di vaccini o ci saranno vaccini che verranno approvati, questo numero si può incrementare».

• Durante un’intervista al programma 24Mattino di Simone Spetia su Radio24, il direttore generale dell’AIFA Nicola Magrini ha parlato del vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato dalla società di biotecnologie ReiThera, che ha sede in provincia di Roma. Magrini ha detto che per questo vaccino «c’è un tempo di sviluppo più lento, siamo ancora alla programmazione dello studio di fase due, penso siano ancora necessari 4/6 mesi per questa fase, in funzione anche dei risultati».

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