Un’altra canzone di Bob Dylan
Bastava una chitarra, il tono giusto e un film sbagliato
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Ho scoperto che una delle radio toscane “nostalgiche” di cui parlavo la settimana scorsa trasmette di notte le registrazioni delle serate di Riccardo Cioni – il “deejay fulltime”, come si faceva chiamare – nelle discoteche toscane alla fine degli anni Settanta e inizio Ottanta. Naturalmente il risultato è una madeleine, ma fa anche un po’ un effetto strano, come quella vecchia considerazione sul fatto che la gente di cui sentivamo le risate registrate in certi programmi tv fosse in gran parte morta: qui è come essere dentro una discoteca con la gente che balla e tutto il mood e le storie e i pensieri stipati in quella serata, 40 anni fa. Guardare una fotografia piena di sconosciuti e chiedersi “dove saranno ora? si ricorderanno di quella sera al Green Ship di Nave, Lucca?”.
CJ Camerieri è un musicista americano che suona la tromba e altri strumenti a fiato (“trombettiere” lo associo a certi film western in cui si suona la carica, non si offendano i trombettieri) e che ha suonato con i National, i Bon Iver, Paul Simon e altri famosi. Ora ha fatto un disco suo, e ha invitato alcuni di quelli a cantare: c’è un bel pezzo con Sufjan Stevens e uno con Justin Vernon dei Bon Iver.
Un articolo sul magazine americano AARP dedicato agli anziani (me compreso: “sopra i 50 anni”) ha raccontato che Tony Bennett ha l’Alzheimer da qualche anno.
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