12 minatori bloccati in una miniera d’oro in Cina da più di una settimana sarebbero ancora vivi

Il sito della miniera di Hushan, vicino a Qixia, in Cina, il 17 gennaio 2021. (Wang Kai/ Xinhua via ZUMA Press / ANSA)
Il sito della miniera di Hushan, vicino a Qixia, in Cina, il 17 gennaio 2021. (Wang Kai/ Xinhua via ZUMA Press / ANSA)

Secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, dodici minatori che da più di una settimana sono bloccati nella miniera d’oro vicino a Qixia, nella provincia dello Shandong, circa 600 chilometri a sud-est di Pechino, sono ancora vivi. Lo scorso 10 gennaio 22 minatori erano rimasti bloccati in una galleria della miniera, che era ancora in costruzione, a causa di un’esplosione che aveva interrotto le vie d’uscita e danneggiato i sistemi di comunicazione. I media di stato hanno detto che i minatori sono riusciti a trasmettere ai soccorritori un biglietto in cui dicono che 12 di loro sono vivi e chiedono di non smettere di cercarli, mentre non si hanno notizie certe degli altri 10 minatori del gruppo.

Attraverso un piccolo condotto i soccorritori sono riusciti a calare una corda nella galleria dove si trovano i minatori, inviando loro cibo, medicinali e carta e penna. Allo stesso tempo, altri minatori hanno iniziato a scavare alcuni tunnel di servizio che dovrebbero servire a facilitare le operazioni di soccorso.

Non è la prima volta che nelle miniere cinesi accadono incidenti come questo: in altre occasioni diversi minatori sono rimasti bloccati e sono morti a causa di esplosioni o fuoriuscite di monossido di carbonio, che si verificano anche per via della scarsa regolamentazione nelle miniere. Tra le altre cose, sia il sindaco di Qixia che il segretario del Partito Comunista locale sono stati licenziati per aver comunicato l’incidente più di un giorno dopo rispetto a quando era accaduto.