Cai Tjeenk Willink (Wikimedia)

Sei guardiaparco sono stati uccisi nel parco nazionale di Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo

Domenica un gruppo di uomini armati ha attaccato i ranger del parco nazionale di Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, ha detto un portavoce a Reuters: almeno sei sono stati uccisi, e altri sono stati feriti. L’attacco è avvenuto nella regione di Nyamitwitwi, al centro della riserva naturale, che è un sito UNESCO e si trova a pochi chilometri da Uganda e Ruanda.

Virunga è il parco nazionale dell’Africa più antico e il più esteso: fu fondato dalle autorità coloniali del Belgio nel 1925, occupa un’area grande 7.800 chilometri quadrati (più di due volte la Valle d’Aosta) e ospita più della metà della popolazione globale di gorilla di montagna, una specie a rischio di estinzione, oltre che diverse altre specie rare.

In passato c’erano già stati alcuni attacchi nei confronti dei ranger del parco. Tutti erano stati attribuiti a vari gruppi di milizie che combattono per ottenere il controllo sulle terre e sulle risorse naturali nel Congo orientale, come il carbone. Nel 2018, dopo una serie di attacchi contro le guardie forestali e il personale dipendente, il parco venne chiuso ai turisti per otto mesi.  Nel corso dei diversi attacchi al parco nazionale di Virunga sono state uccise più di 200 guardie forestali: l’evento più violento fu quello dello scorso aprile, quando vennero uccisi 12 ranger e 4 civili.

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