L’Arabia Saudita e altri paesi arabi hanno ripreso i rapporti con il Qatar, dopo una lunga crisi

L'emiro del Qatar e il principe ereditario saudita martedì 5 gennaio (Saudi Royal Court via AP)
L'emiro del Qatar e il principe ereditario saudita martedì 5 gennaio (Saudi Royal Court via AP)

L’Arabia Saudita e i suoi tre alleati arabi hanno deciso di ripristinare per intero le relazioni con il Qatar, dopo più di tre anni in cui il paese era stato isolato diplomaticamente e boicottato dal punto di vista economico. «Tutte le questioni in sospeso, riguardo le relazioni diplomatiche, i voli, torneranno alla normalità», ha detto ai giornalisti il principe Faisal bin Farhan, ministro degli Esteri saudita.

Martedì mattina, l’Arabia Saudita aveva aperto i propri confini via terra, aria e mare con il Qatar, consentendo all’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, di partecipare a un incontro tra gli stati del Golfo Persico, nel corso del quale è stato firmato un accordo che pone fine all’isolamento del paese.

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Oltre all’Arabia Saudita, anche l’Egitto ha ripristinato i rapporti con il Qatar. Gli altri due alleati arabi, il Bahrein e gli Emirati Arabi Uniti, dovrebbero farlo a breve, anche se non si sa ancora quando: il ministro degli Esteri degli Emirati, Anwar Gargash, ha detto alla televisione Al Arabiya che c’è prima bisogno di «recuperare fiducia e coesione».

La crisi era iniziata nel giugno 2017, coinvolgendo per lo più gli stati arabi sunniti del Golfo Persico, alleati degli Stati Uniti. Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto, tutti paesi in cui l’islam sunnita è maggioritario, avevano annunciato la rottura dei rapporti diplomatici con il Qatar, altro paese a maggioranza sunnita. Questi paesi accusavano il Qatar di sostenere il terrorismo e i gruppi islamisti della regione, e di essere troppo vicino all’Iran, paese a maggioranza sciita e nemico dell’Arabia Saudita.

L’Arabia Saudita e i suoi alleati avevano chiesto al Qatar, tra le altre cose, di chiudere la televisione Al Jazeera, finanziata dal Qatar, di interrompere i rapporti con l’Iran e di chiudere una base militare gestita dalla Turchia. Nessuna di queste condizioni, per ora, è stata rispettata.