Gli azionisti di FCA e PSA hanno approvato la fusione dei due gruppi

(Uli Deck/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Uli Deck/picture-alliance/dpa/AP Images)

Nel pomeriggio del 4 gennaio l’assemblea degli azionisti di FCA, il gruppo automobilistico proprietario di Fiat e Chrysler, ha votato a favore della fusione con PSA – che controlla Peugeot, Citroën e Opel – con il 99,15 per cento dei voti. Nella mattinata era arrivato il voto favorevole anche dell’assemblea di PSA. Con la fusione, ormai ufficiale, nascerà la holding Stellantis, che sarà il quarto gruppo automobilistico al mondo dopo Volkswagen, Toyota e il gruppo formato da Renault, Nissan e Mitsubishi.

Lo scorso giugno la Commissione Europea aveva aperto un’indagine sulla fusione, per la preoccupazione che potessse ridurre la concorrenza nel mercato dei veicoli commerciali leggeri (i furgoni) in 14 stati membri dell’Unione Europea e nel Regno Unito.

Alla fine di dicembre la Commissione ha però approvato la fusione dei gruppi che, per rispondere alle preoccupazioni della Commissione, hanno offerto alcuni rimedi per favorire la concorrenza: l’estensione di un accordo di cooperazione, attualmente già in vigore tra PSA e Toyota, che consentirà a Toyota di competere efficacemente con la nuova società frutto della fusione, e una modifica degli accordi di “riparazione e manutenzione” per autovetture e veicoli commerciali leggeri in vigore tra PSA, FCA e le loro reti di riparatori, che faciliterà l’accesso ai concorrenti a quelle stesse reti.