Come sta andando il “cashback”

Il piano di parziali rimborsi dei pagamenti elettronici effettuati nei negozi fisici per il periodo natalizio è iniziato con qualche problema

(Valerio Portelli/LaPresse)
(Valerio Portelli/LaPresse)

Durante la conferenza stampa del 3 dicembre in cui ha parlato delle misure restrittive previste dall’ultimo DPCM e dall’ultimo decreto legge sull’emergenza coronavirus, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, tra le altre cose, ha presentato anche il piano “Italia Cashless”, che è stato ideato dal governo per incoraggiare l’utilizzo di carte di debito (bancomat) e carte di credito e premiare con rimborsi – i cosiddetti “cashback” – chi farà un uso frequente dei pagamenti elettronici nei negozi fisici.

Uno degli obiettivi di “Italia Cashless” è quello di modernizzare il paese e incentivare l’uso dei pagamenti elettronici, soprattutto per combattere l’evasione fiscale. Il piano sarà attivo a partire dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2022, ma il governo ha introdotto anche un’iniziativa specifica per il periodo natalizio.

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Dall’8 al 31 dicembre, i cittadini italiani che effettueranno almeno 10 acquisti con carte di credito, carte di debito, bancomat o Satispay – la nota app per i pagamenti via smartphone – potranno ottenere il 10 per cento di rimborso sulle spese effettuate nei negozi, fino a un massimo di 150 euro. I rimborsi verranno accreditati nei primi mesi del 2021 sul conto corrente

A partire da lunedì però, e ancora nella giornata di martedì e mercoledì, moltissimi utenti hanno segnalato sui social network malfunzionamenti dell’app “IO”, l’applicazione che serve per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione e che dall’8 dicembre può essere usata per attivare la funzione “Cashback” per il periodo natalizio. Per molti i problemi, che impedivano di associare le proprie carte di debito e di credito all’app, si sono risolti martedì, ma per altri sono continuati.

Il motivo dei problemi iniziali sembra essere stato l’estesa partecipazione, forse superiore a quella gestibile tecnicamente dall’app. Per accedere al servizio è necessario associare le proprie carte e il proprio IBAN all’app “IO”: l’app però ha avuto grossi rallentamenti e problemi di collegamento, e per moltissimi utenti non è stato possibile completare le operazioni.

I problemi sono stati riscontrati soprattutto per l’accesso alla sezione “Portafoglio” dell’applicazione e in particolare per la registrazione delle carte del circuito PagoBancomat. Agli utenti che provavano a registrarsi per quel tipo di pagamento compariva la comunicazione: «Non è stato possibile cercare i metodi di pagamento, riprovare più tardi».

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L’alternativa per ottenere la registrazione dei propri pagamenti, e ottenere successivamente i rimborsi del “Cashback Italia”, è utilizzare le app dei singoli sistemi di pagamento, come quelle di Satispay o di Nexi Pay, che funziona per tutte le carte del circuito Nexi. Non sono stati segnalati malfunzionamenti o rallentamenti utilizzando questi metodi di registrazione.

Le difficoltà di registrazione all’app IO non hanno causato soltanto una perdita di tempo da parte degli utenti. I malfunzionamenti potrebbero portare anche ad alcuni problemi di mancata registrazione dei pagamenti. La piattaforma infatti registra soltanto i pagamenti che vengono effettuati dopo la mezzanotte del giorno in cui sono state abilitate le carte. Per fare un esempio, se l’8 dicembre si è riusciti ad associare le proprie carte di debito e di credito all’app, sono stati registrati soltanto i pagamenti effettuati dal 9 dicembre.

L’impossibilità di registrare le proprie carte sull’app IO potrebbe però portare gli utenti a rimandare l’attivazione del servizio anche di giorni, con il conseguente slittamento della possibilità di registrare i pagamenti. Il governo perciò sta pensando di prorogare i termini di scadenza del “cashback” natalizio dal 31 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.

Martedì PagoPa, che gestisce l’applicazione, si era scusata per i disservizi e aveva garantito di essere al lavoro per risolvere tutti i problemi. Fonti del governo avevano detto che erano state ricevute sull’app quasi mezzo milione di nuove richieste di aggiunta di una carta nella sezione Portafoglio, con picchi di circa 6.000 accessi al secondo. «Al momento – avevano specificato dal governo nella giornata di martedì – sono già circa 1 milione gli utenti che hanno caricato un metodo di pagamento e stanno attivando il Cashback».

Il governo aveva detto poi che nella prima giornata di registrazioni il totale degli iscritti al programma Cashback era stato di quasi 2,3 milioni di utenti. Il 7 dicembre c’era stato invece il picco dei download dell’app IO, che è stata scaricata da 7 milioni di persone.