I malfunzionamenti dell’app IO per ottenere il “cashback”

Vanno avanti da ieri per moltissimi utenti, che non sono riusciti ad associare le proprie carte per ricevere i rimborsi sugli acquisti nel periodo natalizio

(Valerio Portelli/LaPresse )
(Valerio Portelli/LaPresse )

A partire da lunedì, e ancora nella mattina di martedì, moltissimi utenti hanno segnalato sui social network malfunzionamenti dell’app “IO”, l’applicazione che serve per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione e che da ieri può essere usata per attivare il “Cashback Italia” per il periodo natalizio. Per molti i problemi, che impedivano di associare le proprie carte di debito e di credito all’app, si sono risolti martedì, ma per altri continuano.

Il motivo sembra essere l’estesa partecipazione – forse superiore a quella gestibile tecnicamente dall’app al cosiddetto “cashback”, il piano ideato dal governo per incoraggiare l’utilizzo dei pagamenti elettronici nei negozi fisici, premiandoli con dei rimborsi parziali pari al 10% della spesa.

– Leggi anche: Come funziona il cosiddetto “cashback”

A partire dall’8 e fino al 31 dicembre, chi effettuerà almeno 10 acquisti con carte di credito, carte di debito, bancomat o Satispay – una diffusa app per i pagamenti via smartphone – potrà infatti ottenere il 10 per cento di rimborso sulle spese effettuate nei negozi, fino a un massimo di 150 euro. I rimborsi verranno accreditati nei primi mesi del 2021 sul conto corrente.

Per accedere al servizio è però necessario associare le proprie carte e il proprio IBAN all’app “IO”, operazione disponibile da ieri: l’app però ha avuto grossi rallentamenti e problemi di collegamento, e per moltissimi utenti non è stato possibile completarla. I problemi sono stati riscontrati soprattutto per l’accesso alla sezione “Portafoglio” dell’applicazione e in particolare per la registrazione delle carte del circuito PagoBancomat. Agli utenti che provavano a registrarsi compariva la comunicazione: «Non è stato possibile cercare i metodi di pagamento, riprovare più tardi».

I malfunzionamenti potrebbero portare anche ad alcuni problemi di mancata registrazione dei pagamenti. La piattaforma infatti registrerà soltanto i pagamenti che verranno effettuati dopo la mezzanotte del giorno in cui sono state abilitate le carte. Per fare un esempio, se l’8 dicembre si riuscirà ad associare le proprie carte di debito e di credito all’app, verranno registrati soltanto i pagamenti effettuati dal 9 dicembre.

L’alternativa per ottenere la registrazione dei propri pagamenti, e ottenere successivamente i rimborsi del “Cashback Italia”, è utilizzare le app dei singoli sistemi di pagamento, come quelle di Satispay o di Nexi Pay, che funziona per tutte le carte del circuito Nexi.

PagoPa, che gestisce l’applicazione, si è scusata per i disservizi e ha garantito di essere al lavoro per risolvere tutti i problemi. Fonti del governo avevano detto che erano state ricevute sull’app «quasi mezzo milione di nuove richieste di aggiunta di una carta nella sezione Portafoglio, con picchi di circa 6.000 accessi al secondo. Al momento – avevano specificato da Palazzo Chigi nella giornata di lunedì – sono già circa 1 milione gli utenti che hanno caricato un metodo di pagamento e stanno attivando il Cashback. Sono numeri impressionanti».