La Cina tasserà il vino australiano fino al 212 per cento

(ANSA/EPA/JAMES ROSS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND)
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A partire dal 28 novembre la Cina imporrà dazi sul vino australiano fino al 212 per cento del suo valore. Il ministero del Commercio ha detto che sarà un provvedimento antidumping, cioè che ha la finalità di limitare le esportazioni di merci a prezzi molto più bassi di quelli praticati sul mercato interno. I dazi andranno dal 107 al 212 per cento, e il ministro non ha specificato per quanto tempo dureranno.

Negli ultimi mesi la Cina ha inasprito la tassazione sulle importazioni di diversi prodotti australiani fra cui carbone, zucchero, orzo e aragoste. La Cina è il principale mercato per le esportazioni di vino australiano e si stima che nei primi nove mesi del 2020 il 39 per cento del vino prodotto in Australia sia stato esportato in Cina.

Venerdì, dopo l’annuncio dell’aumento della tassa di importazione, il prezzo delle azioni Treasury Wine Estates (TWE), uno dei maggiori produttori di vino al mondo, è calato di oltre il 13 per cento. Il ministro dell’Agricoltura australiano David Littleproud ha scritto su Twitter che il governo del suo paese è «estremamente deluso» dalla decisione della Cina che arriva dopo mesi di tensioni, non solo commerciali, fra i due paesi.