È un buon momento per essere un “frequent flyer”

La crisi del trasporto aereo spinge le compagnie a fare grossi sconti a chi aderisce ai programmi fedeltà

Un aereo passeggeri atterra all'aeroporto La Guardia, a New York, il 1 ottobre 2020. (EPA/ JUSTIN LANE)
Un aereo passeggeri atterra all'aeroporto La Guardia, a New York, il 1 ottobre 2020. (EPA/ JUSTIN LANE)

Negli ultimi mesi, per effetto della crisi del settore dei trasporti dovuta alla pandemia da coronavirus, diverse compagnie aeree hanno cercato di attirare passeggeri con sconti per chi aderisce ai programmi fedeltà che premiano i viaggiatori più assidui, i cosiddetti frequent flyer. Per le compagnie, incentivare l’utilizzo dei “punti miglia” che vengono assegnati a ogni viaggio e regalarne di nuovi è utile per fare in modo che i passeggeri prenotino il prossimo viaggio con la stessa compagnia. E anche il Wall Street Journal ha osservato che in questo periodo i programmi fedeltà riservati a chi vola più spesso sono più convenienti del solito, negli Stati Uniti come in Europa.

I “punti miglia”sono assegnati in funzione dell’importo pagato o della lunghezza del viaggio, si possono gestire online o essere caricati su apposite carte di credito (le cosiddette “carte miglia”) ed essere spesi per prenotare nuovi voli e avere servizi aggiuntivi, ma danno anche diritto a convenzioni con hotel, parcheggi o noleggi auto.

Per riempire un po’ di più gli aerei e risollevare l’economia, alcune compagnie aeree hanno adottato soluzioni alternative per contenere i danni, ma un numero ancora maggiore sta appunto puntando sui “punti miglia” per fidelizzare chi viaggia occasionalmente.

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Negli ultimi tempi, compagnie come Qatar Airways hanno regalato ai nuovi clienti che si erano iscritti al programma per frequent flyer entro certi limiti di tempo un bonus fino a 7.500 punti miglia e assegnano altre miglia in più se si prenota online.

Compagnie come la United hanno invece abbassato di parecchio il numero di miglia necessarie per acquistare un biglietto, in modo da incentivare più passeggeri a utilizzarle. Michael Coley, direttore del programma “MileagePlus” di United, ha detto al Wall Street Journal che per acquistare gratis un volo con la compagnia il prossimo novembre serviranno il 30 per cento di miglia in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e che i passeggeri che usano le miglia accumulate per ottenere voli gratuiti stanno aumentando.

Un’indagine indipendente realizzata dalla società IdeaWorks sull’utilizzo delle miglia sulle tratte più frequentate di diverse compagnie statunitensi ha evidenziato che rispetto all’anno scorso per viaggiare ne sono servite ancora meno: anche se i dati del traffico aereo del 2020 non sono comparabili con quelli del 2019, l’indagine dice che per viaggiare gratis con United i clienti hanno dovuto utilizzare in media 12.833 miglia contro le 25mila miglia in media che erano servite l’anno scorso: praticamente la metà.

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Anche compagnie che operano in Europa e in Italia ultimamente stanno spingendo molto sui programmi fedeltà.

British Airways, la compagnia di bandiera del Regno Unito, permette ai membri del suo “Executive club” di viaggiare su alcune tratte utilizzando soltanto la metà dei punti miglia (Avios) che sarebbero stati necessari per acquistare il viaggio. La compagnia di bandiera spagnola Iberia e la low-cost Vueling utilizzano lo stesso programma: i clienti del “Vueling club”, per esempio, possono accumulare punti Avios anche sui voli operati da Iberia, con cui Vueling ha un accordo di codeshare, cioè una compagnia può trasportare passeggeri i cui biglietti sono stati emessi dall’altra. I punti Avios non scadono, a meno che la persona iscritta al programma non lasci trascorrere più di 3 anni senza utilizzarli o accumularne di nuovi.

Una delle compagnie che hanno potenziato il proprio programma fedeltà è Alitalia, che ha posticipato la scadenza dei punti “mille miglia” accumulati dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 e ha prorogato i termini per utilizzarli al 31 gennaio 2022. Inoltre, se si prenota un volo su alcune tratte, si potrà guadagnare il doppio dei punti miglia che verrebbero assegnati normalmente. I membri di Flying blue, il programma fedeltà di Air France e dei suoi partner, possono invece usufruire di uno sconto fino al 50 per cento per prenotare un volo su certe tratte, ma potranno anche utilizzare fino a un quarto delle miglia in meno per volare su altre destinazioni. Per esempio, per prenotare un volo da Amsterdam a Torino con Air France adesso servono 6.750 miglia anziché 9mila.

Il più ampio programma dedicato ai frequent flyer europei è “Miles & More”, che coinvolge oltre 300 partner ed è dedicato ai clienti di una quarantina di compagnie aeree, tra cui Lufthansa, Swiss ed Eurowings. Dal 1 gennaio 2022 il programma verrà semplificato e anziché accumulare diversi tipi di miglia passerà a un sistema a punti. In particolare, Lufthansa ha detto di voler premiare «la fedeltà pluriennale» e riserverà riconoscimenti speciali ai clienti che saranno fedeli alle compagnie che aderiscono al programma: con Miles & More i punti accumulati dai frequent flyer fino al 31 dicembre 2021 saranno validi per ottenere più facilmente i nuovi status di “frequent traveller a vita” e “senator a vita”, e quindi per poter accedere ai servizi esclusivi dedicati alla clientela più fidelizzata.