Chiara Appendino non si ricandiderà a sindaca di Torino

Ha detto di aver deciso in seguito alla condanna ricevuta un mese fa per falso in atto pubblico

(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha annunciato che non si ricandiderà alle elezioni comunali del 2021. Appendino ha 36 anni ed era stata eletta sindaca alle elezioni del 2016 con il Movimento 5 Stelle: ha motivato la sua decisione parlando di una “scelta di coerenza” in seguito alla condanna ricevuta un mese fa: era stata condannata in primo grado a sei mesi (con sospensione condizionale della pena) per falso ideologico in atto pubblico nel bilancio comunale del 2016.

Spiegando la sua decisione  ha detto di essere «assolutamente certa di aver sempre e solo salvaguardato gli interessi dell’ente che amministro e, soprattutto, di aver agito in totale buona fede e per questo farò ricorso in appello. Tuttavia, le tempistiche per arrivare a sentenza, vanno oltre la scadenza elettorale del 2021». Appendino, che dopo la condanna si era autosospesa dal Movimento, seguendo il codice etico dei Cinque Stelle, ha aggiunto che «la condanna, anche se di lieve entità e per i motivi che conoscete, resta tale. E in politica, prima di ogni cosa, bisogna essere coerenti con i propri principi. E io continuerò ad esserlo, rispettando le regole con cui mi sono candidata nel 2016».

Le indagini che avevano portato alla condanna erano state avviate nel luglio del 2017 dopo un esposto presentato da una lista civica e dal Partito Democratico, cui aveva fatto seguito una denuncia del Collegio dei revisori. La vicenda giudiziaria era legata all’ex area industriale Westinghouse, poco distante dal centro della città e per la quale c’è un progetto di rinnovamento, con la costruzione di un centro congressi. Nel 2012 una partecipata di Fondazione CRT, Ream, acquisì i diritti di prelazione e versò al comune una caparra di 5 milioni di euro. Negli anni seguenti si decise di affidare il progetto ad altri, quindi il comune avrebbe dovuto restituire i 5 milioni a Ream, ma la somma non fu mai né versata né segnalata nel bilancio.