Una canzone di Dmitri Shostakovich

Stasera sparigliamo, e facciamo svolazzare le balze

(Keystone/Getty Images)
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Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera.
Il disco dei Fleet Foxes
è uscito.
Sul New Yorker c’è una bella intervista con Linda Ronstadt, che ha 74 anni ed è un po’ malandata.
Rolling Stone ha aggiornato la sua lista dei migliori 500 dischi di sempre. Se volete saltare subito alle prime, sono qui.
È morta Pamela Hutchinson delle Emotions, che avevano fatto questa canzonetta allegra nel 1977.

Valzer n.2
Stasera sparigliamo, e torniamo a un valzer, che è un po’ che non ne pesco uno. Questo però è valzer valzer.
Ci sono movimenti di opere di musica classica che conosciamo quasi tutti, anche se magari non sappiamo cosa sono. Poi ce ne sono certi meno famosi ma che sono stati usati in contesti pop che li hanno resi un po’ familiari, e canticchiabili.

Shostakovich era russo: è morto nel 1975 a quasi 69 anni. L’Unione Sovietica un po’ lo perseguitò e un po’ lo celebrò. Ha composto tantissima musica e tanta musica da cinema. La Suite per orchestra di varietà (a volte viene chiamata Suite per orchestra jazz per un equivoco con un’altra composizione di Shostakovich) risale a dopo il 1956 e mise insieme cose che lui aveva in parte composto per altre occasioni. Il movimento più noto è questo Valzer n. 2, che è finito in qualche film (Eyes wide shut su tutti) e qualche spot pubblicitario (l’ha usata pure Makkox in un suo cartoon, per venire ai parenti più stretti).
Si vede che tipi siete a seconda se vi piace di più la melodia iniziale o la parte in cui si balla più vorticosamente, facendo svolazzare le balze.

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