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  • Giovedì 17 settembre 2020

Lo sciopero degli insegnanti del 24 e 25 settembre

È stato proclamato da diversi sindacati, a causa della gestione della riapertura delle scuole e dei problemi strutturali del sistema scolastico

Una lezione al liceo Leonardo Da Vinci di Milano: metà classe è collegata in streaming, 14 settembre
(Ansa/Matteo Corner)
Una lezione al liceo Leonardo Da Vinci di Milano: metà classe è collegata in streaming, 14 settembre (Ansa/Matteo Corner)

I sindacati UNICOBAS, UBS, CUB e COBAS Sardegna hanno indetto uno sciopero generale del personale scolastico, a cui potrebbero aderire insegnanti, personale ATA e personale amministrativo. I motivi dello sciopero sono legati alla gestione della riapertura delle scuole da parte del governo, giudicata «caotica»: i sindacati chiedono, tra le altre cose, un tetto al numero di studenti presenti nelle aule, maggiori investimenti e nuove assunzioni. In particolare, i sindacati lamentano un antico problema delle scuole italiane, cioè la difficoltà nel reperire i supplenti necessari anche dopo l’inizio dell’anno scolastico.

A causa dello sciopero potrebbe essere a rischio il normale svolgimento delle lezioni, anche se dipenderà dalla percentuale di adesioni, che non sono note. Lo sciopero arriva a poco più di una settimana dalla riapertura delle scuole e pochi giorni dopo la chiusura di alcuni istituti per le elezioni regionali e per il referendum sul numero dei parlamentari, che si terranno domenica 20 e lunedì 21 settembre.

La riapertura delle scuole, quest’anno, è stata particolarmente complessa: ai problemi strutturali del sistema scolastico italiano si sono aggiunti quelli legati alla pandemia da coronavirus. Le misure prese dal governo prevedono che la temperatura degli studenti venga presa a casa, prima di uscire, e che nelle classi si utilizzino mascherina e banchi monoposto, non ancora arrivati a tutti gli istituti.

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