Monica Cirinnà si vuole candidare a sindaca di Roma

La senatrice del PD ha annunciato che parteciperà alle eventuali primarie del centrosinistra e ha aggiunto qualche critica al suo partito

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Monica Cirinnà (Valerio Portelli/LaPresse)

La senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà in un’intervistaRepubblica ha annunciato di volersi candidare alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato sindaco di Roma, «se ci saranno». Cirinnà ha spiegato di averlo annunciato ora a causa dell’immobilismo del suo partito: «stanno tutti fermi, dicono fino alle regionali, ma poi verranno i giorni per attutire i colpi e i contraccolpi, poi quelli della riflessione, infine chissà che altro». Alla successiva domanda dell’intervistatrice – la giornalista Giovanna Vitale – Cirinnà ha riposto così:

Ha avvertito il suo partito?
“Sono una donna libera e come tale intendo correre alle primarie, se ci saranno, per mettere al servizio di Roma 20 anni trascorsi in consiglio comunale e 7 in Senato. Io non cerco poltrone né uno stipendio. Trovo anzi pericolosa la spasmodica caccia fatta nelle segrete stanze al candidato magico, che qualcuno chiama di prima fascia, ritenendo possa essere l’unto dal Signore”.

Cirinnà si riferisce ad alcuni possibili candidati di cui si è parlato sui giornali e a cui il PD starebbe pensando: il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, tutti però indisponibili a candidarsi. Secondo Cirinnà, «il messaggio che si manda è devastante perché se poi non trovi il candidato di prima fascia e devi fare le primarie, vuol dire che quelli che si cimentano sono brocchi, seconde scelte».

Monica Cirinnà ha 57 anni, è senatrice dal 2013 ed è nota per essere stata la prima firmataria della legge sulle unioni civili voluta dal governo Renzi nel 2016: grazie a questo ruolo è diventata una figura di riferimento nel centrosinistra per i diritti LGBTQI e per i diritti in senso più ampio (è anche la prima firmataria di una proposta di legge sul suicidio assistito). Prima di essere eletta al Senato è stata consigliera comunale a Roma con i Verdi – il partito di ispirazione ambientalista che ebbe una certa notorietà all’inizio degli anni Novanta – e con il Partito Democratico.

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