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  • Martedì 8 settembre 2020

In Sri Lanka un condannato a morte è stato eletto in parlamento

Premalal Jayasekara ha ottenuto l'incarico malgrado la condanna per aver ucciso cinque anni fa un attivista dell'opposizione

Premalal Jayasekara firma durante il giuramento per l'elezione al parlamento dello Sri Lanka.
Premalal Jayasekara firma durante il giuramento per l'elezione al parlamento dello Sri Lanka.

Martedì 8 settembre un condannato a morte ha assunto l’incarico di parlamentare in Sri Lanka, per la prima volta nella storia del paese. L’uomo, Premalal Jayasekara, fa parte del Fronte popolare dello Sri Lanka (SLPP), che è il partito del presidente Gotabaya Rajapaksa e governa con netta maggioranza in parlamento. Jayasekara è stato portato in parlamento direttamente dal carcere, dove stava scontando la pena per aver ucciso un attivista di un partito dell’opposizione nel 2015. Nonostante l’elezione di un condannato violi la Costituzione dello Sri Lanka, la Corte di Appello ha giudicato legittima l’elezione a parlamentare di Jayasekara perché la sentenza che ha confermato la condanna è arrivata dopo la sua candidatura durante le ultime elezioni in Sri Lanka, tenutesi lo scorso 5 agosto.

Premalal Jayasekara ha 45 anni e si occupa di politica da oltre vent’anni. Divenne membro del parlamento dello Sri Lanka per la prima volta nel 2001, mentre negli ultimi anni, quelli dei governi dei presidenti Rajapaksa, ha avuto ruoli di particolare importanza nelle politiche per lo sviluppo economico. Nel gennaio 2015 Jayasekara sparò a un attivista di un partito di opposizione durante una manifestazione prima delle elezioni presidenziali, uccidendolo. Malgrado Jayasekara sia stato condannato per l’omicidio il 31 luglio del 2020, si è sempre dichiarato innocente.

Prima delle elezioni del 5 agosto, l’opposizione aveva contestato la ricandidatura di Jayasekara come parlamentare, ritenendo anticostituzionale che un condannato potesse candidarsi, ma la Commissione elettorale l’aveva dichiarata legittima. Alle elezioni Jayasekara ha ottenuto 104.237 preferenze nel suo distretto, quello di Ratnapura, e ha quindi chiesto di essere ammesso in parlamento nonostante la condanna. Il 7 settembre la Corte di appello ha riconosciuto la sua istanza e l’8 settembre Jayasekara ha potuto giurare in parlamento e assumere l’incarico.

– Leggi anche: Il partito di governo ha vinto le elezioni in Sri Lanka

La presenza di Jayasekara alla sua prima seduta in parlamento ha causato discussioni e proteste da parte del principale partito di opposizione (Samagi Jana Balawegaya), che è guidato da Sajith Premadasa, il figlio dell’ex presidente Ranasinghe Premadasa, ucciso nel 1993. Lo speaker del parlamento, Mahinda Yapa Abeywardena, ha respinto le obiezioni degli oppositori durante e dopo il giuramento perché la presenza di Jayasekara era stata autorizzata dal tribunale.

Tra le altre cose, l’opposizione sostiene che Jayasekara sia stato ammesso al parlamento in violazione della Costituzione soltanto perché fa parte del partito di governo. Come ha raccontato la Colombo Gazette, il principale quotidiano online di informazione in Sri Lanka, i parlamentari dell’opposizione presenti in aula hanno indossato sciarpe nere in segno di protesta per l’elezione di Jayasekara, poi si sono alzati e hanno abbandonato l’aula.

Jayasekara avrà i benefici di tutti i parlamentari, ma continuerà a stare in prigione e verrà scortato in parlamento soltanto durante le sedute.

Sebbene il sistema penale dello Sri Lanka preveda la pena di morte, l’ultima esecuzione di una condanna a morte risale al 1976. Jayasekara non è il primo parlamentare che viene scortato dalla prigione al parlamento: alle sessioni parlamentari partecipa anche Sivanesathurai Chandrakanthan, un ex alto funzionario della Provincia Orientale dello Sri Lanka che è in attesa di processo per omicidio.