È morto Kang Kek Iew, capo della polizia dei Khmer Rossi in Cambogia

(Paula Bronstein/ Getty Images)
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È morto a 77 anni Kang Kek Iew, importante esponente politico dei Khmer Rossi, il partito comunista cambogiano il cui regime militare devastò il paese tra il 1975 e il 1979. Kang Kek Iew, conosciuto anche con il nome di “Compagno Duch”, era stato il capo della polizia interna del governo e della prigione S-21 di Tuol Sleng, dove vennero torturati e uccisi migliaia di oppositori. Con la caduta del regime entrò in clandestinità, rifugiandosi in Thailandia e tornando in Cambogia solo nel 1998, dove infine venne arrestato. Fu tra i primi esponenti dei Khmer Rossi ad essere processati e condannati per crimini di guerra e contro l’umanità, omicidio e tortura. Fu inizialmente condannato a 30 anni di carcere, ma in appello la pena venne convertita in ergastolo.

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