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  • Martedì 1 settembre 2020

Cosa c’è di nuovo sulla scuola

Negli ultimi giorni sono state prese decisioni sulla data della ripresa delle lezioni, sugli scuolabus e le mascherine in classe

(ANSA/JESSICA PASQUALON)
(ANSA/JESSICA PASQUALON)

Negli ultimi giorni si stanno definendo alcune delle questioni rimaste in sospeso riguardo la riapertura delle scuole, che in Italia sono state chiuse a marzo per via della pandemia da coronavirus e a differenza della stragrande maggioranza dei paesi europei non sono state più riaperte. Il nuovo anno scolastico dovrebbe iniziare il 14 settembre, fra meno di due settimane, ma sulla data di riapertura ci sono delle novità che variano da regione a regione.

Il calendario scolastico è di competenza del governo regionale, e diverse amministrazioni hanno deciso di non rispettare l’indicazione del ministero dell’Istruzione, guidato da Lucia Azzolina, di riprendere le attività per il 14 settembre. Nella provincia autonoma di Bolzano la ripresa delle lezioni sarà anticipata al 7 settembre, mentre si ricomincerà dopo il 14 in Friuli Venezia Giulia (16 settembre), Sardegna (22 settembre), Puglia, Calabria e Abruzzo (24 settembre). Il Sole 24 Ore scrive che stanno valutando il rinvio anche Basilicata e Campania.

Le regioni che hanno annunciato il rinvio citano soprattutto la concomitanza con le elezioni regionali e il referendum sul numero dei parlamentari, che si terranno fra 20 e 21 settembre e che costringeranno le moltissime scuole che ospitano seggi elettorali a chiudere per diversi giorni.

– Leggi anche: Il referendum sul numero dei parlamentari, spiegato bene

Oggi, 1 settembre, iniziano inoltre i corsi di recupero per gli studenti che avevano ottenuto una insufficienza nelle valutazioni finali dello scorso anno scolastico. Ciascun istituto ha deciso in autonomia se tenere i corsi online oppure se sperimentare la presenza di piccoli gruppi di studenti nelle aule: a Milano, racconta il Corriere della Sera, i licei Berchet, Tenca e Tito Livio organizzano soltanto corsi online, il Vittorini ha creato classi temporanee da massimo 14 studenti, mentre l’istituto tecnico Cattaneo ha previsto due blocchi di lezioni, dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 11 alle 13, con una sanificazione dei locali nell’intervallo fra i due.

Nel frattempo ieri pomeriggio il governo e le regioni hanno trovato un accordo sulle disposizioni per il trasporto locale, anche in vista della riapertura delle scuole. Su treni regionali, pullman e scuolabus sarà prevista una capienza dell’80 per cento rispetto a quella ordinaria, privilegiando i posti a sedere e cercando di garantire il più possibile le regole di distanziamento per prevenire i contagi da coronavirus. La mascherina sarà sempre obbligatoria ed è prevista una periodica sanificazione e il ricambio dell’aria.

Ieri il Comitato tecnico scientifico, organismo istituito durante le prime settimane della pandemia per consigliare il governo sulle questioni sanitarie, ha diffuso inoltre le proprie raccomandazioni sull’utilizzo della mascherina a scuola. A differenza delle informazioni trapelate nei giorni scorsi, il Comitato ha raccomandato al governo di non rendere obbligatorio l’uso della mascherina in classe: in un comunicato stampa, il Comitato spiega che se ne potrà fare a meno «in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro», cioè durante le normali lezioni in cui gli studenti sono seduti e distanziati l’uno dall’altro. Il Comitato aggiunge che l’indicazione potrebbe cambiare a seconda della diffusione del contagio.

Qualche settimana fa l’Organizzazione mondiale delle sanità aveva consigliato che i bambini sopra ai 12 anni debbano indossare le mascherine alle stesse condizioni imposte in ciascun paese agli adulti, in particolare quando non è possibile garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro. L’OMS, però, non ha chiarito se gli studenti che hanno più di 12 anni debbano indossare la mascherina anche a scuola.

Prima dell’inizio dell’anno scolastico rimangono comunque diversi altri aspetti da chiarire: su tutti l’orario e le modalità di ingresso e uscita dalle scuole per evitare assembramenti, il reperimento degli spazi necessari per rispettare il distanziamento – fino a due settimane fa, secondo Repubblica, mancavano gli spazi per circa 150 mila studenti – e degli insegnanti necessari per coprire l’intero orario scolastico: secondo una recente stima di Repubblica fra le 84.808 nuove assunzioni di insegnanti autorizzate dal ministero dell’Economia ne saranno realizzate circa 24mila, dato che le graduatorie precedenti sono praticamente esaurite e il concorso indetto da Azzolina inizierà soltanto in autunno.