Chi fu Julius Lothar Meyer

Storia del chimico tedesco che – contemporaneamente a Mendeleev e in modo indipendente – realizzò una tavola periodica degli elementi chimici

Julius Lothar Meyer è il protagonista del doodle di Google di oggi, cioè l’immagine che compare di tanto in tanto al posto del logo nella homepage del motore di ricerca. Julius Lothar Meyer fu un chimico tedesco contemporaneo del chimico russo Dmitri Mendeleev, il primo a realizzare una tavola periodica completa degli elementi chimici. Pochi mesi dopo, e in modo del tutto indipendente, Julius Lothar Meyer arrivò alle stesse conclusioni di Mendeleev pubblicando la sua personale tavola periodica. Per celebrare l’anniversario della sua nascita, Google ha pubblicato oggi un doodle in cui si vede Lothar Meyer disegnato su una lavagna tra ampolle e simboli chimici.

Julius Lothar Meyer nacque il 19 agosto di 190 anni fa in una famiglia di medici a Varel, in Germania. Studiò medicina, ma presto si interessò alla chimica fisiologica. Nel 1858 ottenne un dottorato di ricerca e presentò una tesi nella quale dimostrò che nella respirazione l’ossigeno si combina con l’emoglobina del sangue, senza però riuscire a identificare il particolare componente nel sangue responsabile del legame.

Dopo aver insegnato in diverse università tedesche, nel 1864 pubblicò un trattato che includeva una prima versione della tavola periodica e che prevedeva 28 elementi. L’idea alla base della sua tavola era semplice e cioè che le proprietà chimiche e fisiche degli elementi che ci circondano non sono casuali, ma sono invece il frutto di un ordine preciso. Lothar Meyer intuì dunque che elementi che avevano proprietà simili avevano un peso atomico simile, oppure un peso atomico che aumentava in maniera regolare.

Dmitri Mendeleev stava sviluppando un metodo simile e nel 1869 pubblicò la sua tavola periodica che conteneva tutti gli elementi conosciuti fino ad allora, cioè 56. Un anno dopo Lothar Meyer pubblicò a sua volta – in maniera indipendente – una versione riveduta e ampliata della sua prima tavola che era praticamente identica a quella di Mendeleev, dimostrando la periodicità degli elementi in funzione del peso atomico.

Julius Lothar Meyer non rivendicò mai la priorità della scoperta e inoltre fu meno interessato – rispetto al chimico russo – a estrapolare dati e formulare previsioni su elementi non ancora scoperti in base della tavola. Nella tabella di Mendeleev, infatti, alcuni spazi erano rimasti vuoti. Invece di pensare a un errore, Mendeleev li spiegò con il fatto che l’elemento relativo non era ancora stato scoperto e grazie alla regolarità della tabella, fece delle previsioni sulle proprietà degli elementi mancanti che in molti casi si rivelarono poi corrette.