Questa sera, sul campo neutro di Düsseldorf, in Germania, l’Inter tornerà a giocare una semifinale di una coppa europea dieci anni dopo l’ultima volta: contro il Barcellona nell’edizione 2009/2010 di UEFA Champions League (poi vinta in finale contro il Bayern Monaco). L’ultimo decennio dell’Inter è stato un decennio di declino sportivo che ha allontanato la squadra dai vertici del calcio europeo: la semifinale di stasera contro i campioni ucraini dello Shakhtar Donetsk potrebbe essere quindi una sorta di primo passo verso il ritorno a livelli internazionali più alti.
Sarà probabilmente una semifinale difficile e impegnativa per entrambe le squadre. In questa stagione conclusa al secondo posto in Serie A, infatti, l’Inter ha faticato soprattutto contro le squadre dal gioco più offensivo e che tengono più a lungo il possesso del pallone, come Barcellona, Juventus, Atalanta (all’andata in campionato), Roma e Sassuolo. Lo Shakhtar allenato da portoghese Luis Castro può essere considerata una di queste squadre.
Nonostante la guerra civile in Ucraina ne abbia ridimensionato le ambizioni, costringendola anche a trasferirsi a tempo indeterminato a Kiev, lo Shakhtar sta continuando a seguire la strategia societaria imbastita dall’allenatore romeno Mircea Lucescu tra il 2004 e il 2016. Da allora, infatti, il club non ha mai smesso di costruire le proprie squadre affidandosi a giocatori ucraini ed est europei per i ruoli difensivi e a giocatori brasiliani e sudamericani per l’attacco. Dopo aver lanciato giocatori diventati poi molto forti e famosi come Willian, Fernandinho e Douglas Costa, la guerra ha reso più difficile l’ingaggio di altri brasiliani così talentuosi: il livello offensivo rimane tuttavia buono, grazie alla permanenza dei vari Junior Moraes, Taison, Marlos e Tetê.

Viktor Kovalenko, Tetê e Junior Moraes nella vittoria contro il Wolfsburg (Handout/VfL Wolfsburg via Getty Images)
L’Inter potrebbe avere quindi delle difficoltà a recuperare il pallone e fermare i giocatori d’attacco in velocità, ma potrebbe anche sfruttare le ripartenze e il gioco sugli esterni, considerando che gli avversari in attacco contribuiscono poco alla fase difensiva. Inoltre, la difesa e l’attacco dell’Inter si possono ritenere superiori a quelle degli avversari, mentre i centrocampi si equivalgono. L’unico giocatore indisponibile per la partita di stasera è l’attaccante cileno dell’Inter Alexis Sanchez, infortunato.
Per arrivare fin qui l’Inter – ultima squadra italiana in corsa nelle coppe europee – ha eliminato Ludogorets, Getafe e Bayer Leverkusen (quest’ultime due nella fase finale, organizzata eccezionalmente in Germania con partite disputate a porte chiuse). Lo Shakhtar ha invece eliminato Benfica, Wolfsburg e Basilea. La vincente della semifinale di stasera si qualificherà alla finale di venerdì 21 agosto, dove affronterà il Siviglia, che domenica ha eliminato il Manchester United.