I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno deciso di imporre sanzioni per la situazione in Bielorussia

(AP Photo/Sergei Grits)
(AP Photo/Sergei Grits)

In una riunione organizzata venerdì da Josep Borrell, Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, i ministri degli Esteri dei paesi dell’Unione hanno deciso di imporre sanzioni per la situazione in Bielorussia. Le sanzioni verranno stabilite nei prossimi giorni e riguarderanno i responsabili delle violenze delle forze di sicurezza contro i manifestanti e i responsabili della falsificazione del voto di domenica scorsa, che i ministri degli Esteri hanno detto di «non riconoscere».

In Bielorussia si è votato domenica 9 agosto per le elezioni presidenziali. Il presidente uscente Alexander Lukashenko – al potere dal 1994 – ha detto di aver vinto con oltre l’80 per cento dei voti, ma ci sono fondati dubbi che abbia manipolato i risultati. Da domenica sera in Bielorussia ci sono manifestazioni e proteste, che sono state represse con estrema violenza dalla polizia. Quasi 7.000 persone sono state arrestate in pochi giorni e molte di quelle che sono poi state liberate hanno raccontato di aver subito torture.