(AP Photo/Antonio Calanni)

Il PIL italiano nel secondo trimestre del 2020 è calato del 12,4 per cento, secondo le stime preliminari dell’ISTAT

Secondo le stime preliminari diffuse il 31 luglio dall’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, il PIL italiano nel secondo trimestre del 2020 è calato del 12,4 per cento rispetto al trimestre precedente e del 17,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. La flessione nel periodo gennaio-marzo era stata del 5,4 per cento rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno.

Per l’ISTAT, con questo sensibile calo del periodo aprile-giugno 2020, conseguenza dell’emergenza coronavirus e delle misure adottate per contenere l’epidemia, si registra il valore più basso del PIL dal primo trimestre del 1995, quando iniziò la serie storica dei rilevamenti statistici.

ISTAT inquadra il crollo del PIL italiano «all’interno di un contesto internazionale dove le principali economie registrano riduzioni di analoga portata». Il 30 luglio sono stati diffusi i dati sulla situazione delle economie statunitensi e tedesche. Nel secondo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è diminuito del 9,5 per cento rispetto al trimestre precedente: la peggiore contrazione di sempre dell’economia statunitense. In Germania il PIL è sceso del 10,1 per cento, sempre rispetto al trimestre precedente. Anche in questo caso è il calo più consistente mai registrato da quando nel 1970 sono iniziate le statistiche trimestrali.

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