Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia

Sono stati registrati 219 nuovi casi positivi e solo tre morti: e per una volta la Lombardia non è la regione ad andare peggio

Polizia al Lago d'Iseo, in Lombardia (ANSA/FILIPPO VENEZIA)
Polizia al Lago d'Iseo, in Lombardia (ANSA/FILIPPO VENEZIA)

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati comunicati dal ministero della Salute 219 nuovi casi di contagio da coronavirus, per un totale di 244.434. I morti totali registrati sono 35.045, tre in più rispetto a ieri. Le persone attualmente ricoverate per la COVID-19 nei reparti di terapia intensiva sono 49 (una in meno di ieri) e quelle in altri reparti sono 743 (ieri erano 757); le persone testate nelle ultime 24 ore sono state 22.254 per un totale di oltre 3.7 milioni.

In Lombardia sono stati registrati 33 nuovi casi di contagio – nessuno nelle province di Lecco, Lodi, Mantova e Sondrio – e nessun decesso. In Emilia-Romagna ne sono stati comunicati 51 e in Veneto 48. Solo quattro regioni non hanno registrato nuovi positivi – Valle d’Aosta, Molise, Umbria e Marche – ma diverse altre hanno comunicato numeri inferiore a cinque.

Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).

Le altre notizie di oggi

In Italia il numero di nuovi contagi continua a essere piuttosto contenuto, anche se in aumento da diversi giorni, diversamente da quanto sta succedendo in Spagna, altro paese particolarmente colpito dalla pandemia da coronavirus.

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I leader europei stanno discutendo da venerdì a Bruxelles su come affrontare la crisi provocata dalla pandemia, in particolare sul Fondo per la ripresa e sul nuovo bilancio pluriennale dell’Unione. Finora, però non è stato trovato alcun accordo, soprattutto a causa dello scontro tra i cosiddetti “paesi frugali”– Austria, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi – e paesi del Sud Europa, tra cui l’Italia, che hanno visioni diverse su molte questioni. La riunione a Bruxelles del Consiglio Europeo, che riunisce tutti i capi di stato e di governo dell’Unione Europea, potrebbe quindi finire senza accordo.

Intanto l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, ha espresso la sua preoccupazione per gli ultimi contagi registrati nella sua regione, che sembrano per lo più legati alla positività di un dipendente di uno stabilimento balneare di Ostia che avrebbe poi contagiato i suoi sei coinquilini. D’Amato ha detto: «Rivolgo un appello all’utilizzo della mascherina o si dovrà richiudere. Non possiamo tornare indietro e disperdere gli sforzi fatti fin qui. Dobbiamo usare la mascherina o rischiamo nuovi casi come in Catalogna», riferendosi situazione critica che sta attraversando la comunità autonoma spagnola, costretta negli ultimi giorni a invitare milioni di persone a rimanere in casa per evitare un’ulteriore diffusione dell’epidemia.

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