Facebook ha rimosso una serie di contenuti collegati al movimento di estrema destra statunitense “Boogaloo”

Un gruppo di militanti appartenenti al movimento "Boogaloo" sabato 6 giugno 2020 a Odessa, in Texas, negli Stati Uniti (Eli Hartman/Odessa American tramite AP)
Un gruppo di militanti appartenenti al movimento "Boogaloo" sabato 6 giugno 2020 a Odessa, in Texas, negli Stati Uniti (Eli Hartman/Odessa American tramite AP)

Martedì 30 giugno Facebook ha annunciato di aver rimosso una serie di contenuti riconducibili al movimento statunitense di estrema destra “Boogaloo”. D’ora in poi “Boogaloo” rientrerà nella politica di Facebook contro le persone e le organizzazioni pericolose, come l’Isis e i suprematisti bianchi, entrambe già bandite dalla piattaforma. Facebook eliminerà tutti i contenuti che «lodano, sostengono o rappresentano» il movimento.

Dalla piattaforma sono stati rimossi 220 account, 28 pagine e 106 gruppi Facebook, oltre a 95 account Instagram. Facebook ha inoltre comunicato di aver rimosso più di 400 altri gruppi e altre 100 pagine che «ospitavano contenuti simili a quelli della rete violenta, ma che erano gestiti da account al di fuori della stessa».

Il movimento di estrema destra “Boogaloo” sostiene che sia vicina una nuova guerra civile statunitense, e lavora per arrivarci il prima possibile. I suoi membri si riconoscono per un dettaglio particolare: indossano tutti equipaggiamento militare sopra una camicia hawaiana, un particolare un po’ inquietante che ha attirato le attenzioni di giornalisti ed esperti di radicalizzazione online.

– Leggi anche: Il gruppo di estrema destra americano dalle camicie hawaiane

Lo scorso 3 giugno la procura federale del Nevada ha incriminato per reati legati al terrorismo tre uomini, considerati appartenti al “Boogaloo”, accusati di volere utilizzare bombe molotov allo scopo di fomentare gli scontri tra manifestanti e polizia, durante le proteste di Los Angeles per l’uccisione di George Floyd.