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  • Lunedì 22 giugno 2020

I violenti scontri nel centro di Stoccarda

Nella notte tra sabato e domenica, dopo che un 17enne era stato fermato per un controllo antidroga, centinaia di persone hanno attaccato la polizia e sfondato le vetrine dei negozi della città

La vetrina danneggiata di un negozio di Stoccarda, in Germania dopo la notte di scontri del 21 giugno 2020 (Marijan Murat /dpa via AP)
La vetrina danneggiata di un negozio di Stoccarda, in Germania dopo la notte di scontri del 21 giugno 2020 (Marijan Murat /dpa via AP)

Nella notte tra sabato e domenica nel centro di Stoccarda, in Germania, ci sono stati violenti scontri fra la polizia e centinaia di persone, soprattutto giovani. Le proteste sarebbero iniziate dopo che un diciassettenne era stato fermato dalla polizia per un controllo antidroga. Una parte dei giovani che si trovavano nella più grande piazza della città, la Schlossplatz, hanno circondato gli agenti lanciando pietre e bottiglie, e hanno sfondato con pali e bastoni le vetrine di alcuni negozi e i finestrini di alcune auto della polizia.

In tutto 24 persone sono state arrestate (di cui la metà sarebbero di nazionalità tedesca) e 19 poliziotti sono stati feriti. Almeno 30 negozi sarebbero stati vandalizzati e nove saccheggiati. Le volanti «gravemente danneggiate», secondo le autorità locali, sarebbero 12. In un primo momento la polizia avrebbe tentato di respingere l’aggressione utilizzando spray al peperoncino, ma la situazione sarebbe rapidamente degenerata quando diverse centinaia di persone (secondo il giornale tedesco DW sarebbero state circa 500, tra cui molti adolescenti) avrebbero iniziato a gettare contro gli agenti, oltre che pietre e bottiglie, anche materiale raccolto da un cantiere. La situazione è tornata sotto controllo soltanto poco prima dell’alba quando sono stati schierati circa 300 agenti, compresi membri della polizia federale.

Il capo della polizia di Stoccarda, Franz Lutz, ha detto che in «46 anni di servizio di polizia» non aveva mai visto nulla del genere. Il governatore dello stato del Baden-Württemberg, di cui Stoccarda è la capitale, Winfried Kretschmann, ha condannato le violenze definendole «azioni criminali che devono essere perseguite e condannate con forza» così come il sindaco di Stoccarda Fritz Kuhn che ha definito le violenze «inaccettabili».

Secondo la polizia gli scontri non hanno avuto motivazioni politiche, e il sindaco della città ha detto che le violenze potrebbero essere state alimentate dall’abuso di alcol o dal desiderio che i video venissero ripresi sui social media. Secondo DW, domenica pomeriggio la maggior parte delle vetrate distrutte erano state rimosse e molte sostituite provvisoriamente con tavole di legno con la scritte «Create, don’t destroy» («Crea, non distruggere»).