Sono stati tutti assolti i 15 imputati nel fallimento di Seat Pagine Gialle

Il tribunale Bruno Caccia di Torino, il 9 marzo 2020 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
Il tribunale Bruno Caccia di Torino, il 9 marzo 2020 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Il giudice del tribunale di Torino ha assolto tutti i 15 imputati nel processo per il fallimento di Seat Pagine Gialle perché il fatto non sussiste. Il pubblico ministero Valerio Longi aveva chiesto per gli imputati, accusati di bancarotta fraudolenta, condanne per un totale di 75 anni, cinque anni per ognuno.

Diciassette anni dopo il fallimento della società sono stati assolti, tra gli altri, l’ex presidente di Seat Pagine Gialle, Enrico Giliberti, e l’ex amministratore delegato, Luca Majocchi. Sotto accusa era finita la distribuzione agli azionisti di un dividendo pari a tre miliardi e 578 milioni di euro decisa dall’assemblea del 15 aprile 2004. Secondo la tesi accusatoria questa ripartizione di utili contribuì a generare «un’esposizione finanziaria insostenibile» portando l’azienda al fallimento.

Oltre al presidente e all’amministratore delegato della società erano imputati nel processo anche i consiglieri Lino Benassi, Dario Cossutta, Guido Paolo Gamucci, Luigi Lanari, Michele Marini, Stefano Mazzotti, Marco Reboa, Alberto Tazartes, Nicola Volpi e Hardy Mclain Bruce e i membri del collegio sindacale Enrico CervelleraEnrico Cervellera, Vincenzo Ciruzzi e Andrea Vasapolli.

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