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  • Sabato 6 giugno 2020

Per tre anni ci fu una Repubblica indipendente tra Canada e Stati Uniti

Tra 1832 e il 1835, per colpa di un confine poco chiaro e perché c'erano troppe tasse

Tra il 1832 e il 1835 tra gli Stati Uniti e quello che oggi è il Canada esistette la Repubblica dell’Indian Stream, un piccolo stato nato per colpa di un confine poco chiaro. La Repubblica dell’Indian Stream nacque pacificamente perché i suoi abitanti – poche centinaia di persone – non volevano dover pagare tasse a entrambi gli stati che reclamavano il controllo di quel territorio. Nessuno di loro aveva ideali particolari o un’identità territoriale da difendere, ma qualcuno poi ci prese gusto, con quella cosa dell’indipendenza.

Dopo aver dichiarato la loro indipendenza nel 1776, gli Stati Uniti si misero d’accordo con il Nord America Britannico (i territori che erano rimasti sotto il controllo del Regno Unito, e parte di quello che oggi è il Canada) su quale dovesse essere il confine tra i due stati. I confini furono decisi durante il trattato di Parigi del 1783 sulla base di una mappa realizzata anni prima dal geografo John Mitchell, ovviamente basata su una conoscenza parziale del territorio, anche solo per l’impossibilità di osservarlo dall’alto. Per segnare parte del confine tra New Hampshire e Nord America Britannico il trattato diceva, in sintesi, che si doveva guardare il tratto più a nord del fiume Connecticut: tutto quello che stava a ovest di quel “tratto più a nord” era britannico; tutto quello che stava a est era statunitense.

Il problema è che britannici e statunitensi non riuscirono a mettersi d’accordo su dove iniziasse il fiume Connecticut e se certi corsi d’acqua dovessero esserne considerati l’inizio o invece dei fiumi diversi, magari suoi affluenti. Ovviamente, ognuno la vedeva in base a come gli faceva comodo. Per gli statunitensi il confine doveva essere posto sull’Halls Stream (il fiume più a ovest), per i britannici il confine andava invece messo qualche decina di chilometri più a est, in corrispondenza di una serie di laghi (già allora noti con il poco creativo nome di Primo, Secondo, Terzo e Quarto lago Connecticut). Si venne così a creare, già dalla fine del Diciottesimo secolo, un’area contesa che comprendeva l’Indian Stream, un corso d’acqua di una trentina di chilometri.

Chi abitava in quell’area si trovò quindi in mezzo a una disputa territoriale tra due stati diversi che esigevano tributi e imponevano regole. Il 9 luglio 1832 fu quindi istituita la Repubblica dell’Indian Stream, con una popolazione di circa 300 persone e un’area di poco più di 700 chilometri quadrati (tre volte più dell’isola d’Elba). La Repubblica comprendeva tutto quello che stava a est dell’Halls Stream e a ovest dei laghi.

Uno dei principali promotori della Repubblica fu il calzolaio Luther Parker e la costituzione parlava di uno stato «libero, sovrano e indipendente». Come spiega il libro The Indian Stream Republic and Luther Parker (consultabile per intero online), prevedeva però che la Repubblica dell’Indian Stream potesse essere qualcosa di temporaneo, per permettere alle persone di autogovernarsi in attesa di «accertare a quale governo fosse giusto rispondere». Una scuola costruita nel 1828 fu scelta anche come tribunale e sede governativa e sembra anche che dagli Stati Uniti ci fu chi impose una tassa doganale sui prodotti provenienti dalla Repubblica dell’Indian Stream, riconoscendone implicitamente l’esistenza e la legittimità.

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Non ci sono molte informazioni su come andò la breve vita della Repubblica dell’Indian Stream, ma sembra che se la cavò piuttosto bene. Poco dopo, tuttavia, Guglielmo I, il re dei Paesi Bassi che faceva da mediatore tra Stati Uniti e Regno Unito, provò a risolvere la questione decidendo che l’area spettasse al Regno Unito. I membri della Repubblica provarono a reagire chiedendo di poter invece far parte degli Stati Uniti, ma come provincia autonoma, non dipendente dal New Hampshire. La cosa però non piacque agli Stati Uniti, e ancora meno al New Hampshire.

Nell’estate del 1835 lo sceriffo di Coos County, nel New Hampshire, guidò infine due unità di fanteria verso i territori dell’autoproclamata Repubblica. Il Canada, a cui tecnicamente quel territorio spettava per decisione di Guglielmo I, non si oppose in nessun modo concreto, lasciando così soli i promotori della Repubblica, che a loro volta non opposero particolare resistenza alle unità di fanteria del New Hampshire. In un paio di giorni la Repubblica decise di accettare l’annessione al New Hampshire. Richard I. Blanchard, uno degli uomini che si erano occupati del governo di Indian Stream, fu nominato vicesceriffo a Coos County.

Ci vollero però alcuni mesi perché le cose si assestassero per bene. Inizialmente ci furono infatti tensioni tra le piccole fazioni che intanto si erano create tra gli ex appartenenti alla Repubblica dell’Indian Stream: qualcuno aveva ormai pacificamente accettato di far parte degli Stati Uniti ma qualcun altro sognava ancora l’indipendenza ed era ostile agli Stati Uniti (e quindi in parte vicino ai britannici).

Nell’autunno del 1835 ci furono diversi problemi quando Blanchard arrestò un uomo colpevole di non aver ripagato un piccolo debito contratto presso un negozio di ferramenta. Dopo quell’arresto Blanchard fu protagonista di alcune ore molto concitate, in cui per un paio di volte fu a sua volta arrestato e liberato da ex membri della Repubblica, alcuni filo-statunitensi, altri ancora interessati all’indipendenza dagli Stati Uniti. Si concluse tutto con Blanchard ferito ma infine liberato, per paura di eventuali ritorsioni statunitensi.

Per alcuni mesi, fino al febbraio 1836, nelle aree abitate della Repubblica dell’Indian Stream fu aumentata la presenza di funzionari e “miliziani” del New Hampshire, per evitare nuovi incidenti e eventuali nuove ambizioni indipendentiste. La questione relativa ai territori della Repubblica dell’Indian Stream fu definitivamente risolta nel 1842, nel trattato Webster–Ashburton, che ufficializzò il fatto che tutte le aree di quella che era stata la Repubblica dell’Indian Stream spettassero al New Hampshire, e quindi agli Stati Uniti.

Il trattato Webster–Ashburton risolse anche altre dispute legate al complicato e lungo confine tra gli Stati Uniti e il futuro Canada. Tra le storie più interessanti – e spesso bizzarre – di dispute e peculiarità di quel confine ci sono la storia del Caso Caroline (nel 1837, legato a un’occupazione di un’isola sul fiume Niagara), quella della Guerra di Aroostook (terminata nel 1939 senza nemmeno un morto, ma con due soldati canadesi feriti dagli orsi) e quella della Repubblica di Madawaska (che durò pochi mesi e che come simbolo aveva un istrice). È relativamente più nota, invece, la storia del Northwest Angle, un posto che via terra confina solo con il Canada e che si trova negli Stati Uniti per errore.

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Tornando invece alla Repubblica dell’Indian Stream: si ritiene, grazie alle conoscenze attuali, che il fiume Connecticut abbia origine in uno dei laghi a est della vecchia Repubblica dell’Indian Stream, cioè dove dicevano i britannici, e che l’Halls Stream – lungo il quale corre l’attuale confine tra Canada e Stati Uniti – sia in effetti solo un affluente del fiume Connecticut.