Silvia Romano è tornata in Italia

È atterrata a Roma oggi pomeriggio: ha detto che sta bene, «fisicamente e mentalmente»

(ANSA/FABIO FRUSTACI)
(ANSA/FABIO FRUSTACI)

Silvia Romano, la cooperante italiana liberata due giorni fa dopo un anno e mezzo di prigionia fra Kenya e Somalia, è atterrata poco fa all’aeroporto di Ciampino, a Roma. Romano è stata riportata in Italia con un aereo a disposizione dei servizi di intelligence italiani.  Al suo arrivo Romano indossava una mantella verde sotto la quale si intravedeva un vestito lungo e colorato. Ha sorriso ai fotografi ed è sembrata in buone condizioni di salute.

Dopo avere abbracciato i suoi familiari e parlato col presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha detto: «Sto bene, fisicamente e mentalmente. Ora voglio solo passare tanto tempo con la mia famiglia. Sono felicissima, dopo tanto tempo, di essere tornata». Dopo l’arrivo in aeroporto, Romano è stata portata in una caserma dei carabinieri per essere interrogata dal pubblico ministero che sta seguendo il suo caso, Sergio Colaiocco. Secondo Repubblica già stasera tornerà a Milano, la città dove abitava prima del rapimento.

– leggi anche: Cosa sappiamo sulla liberazione di Silvia Romano

La liberazione di Romano era stata annunciata ieri pomeriggio da Conte. Il suo era uno dei casi più noti e recenti di cittadini italiani rapiti all’estero. Prima di arrivare in Italia, Romano ha passato la notte fra venerdì e sabato all’ambasciata italiana di Mogadiscio, in Somalia.

Romano era stata rapita il 19 novembre 2018 nel villaggio di Chakama, nel sud del Kenya, dove si trovava per conto di una onlus italiana. Da allora le autorità italiane (Carabinieri e Guardia di Finanza) hanno collaborato con quelle keniane, tra molte difficoltà, per ricostruire la dinamica del rapimento, probabilmente compiuto da un gruppo di criminali comuni. Negli ultimi mesi di prigionia, secondo le prime informazioni ottenute dai giornali, Romano era invece detenuta dal gruppo terrorista e islamista al Shabaab, molto attivo in Somalia.