Le elezioni in Siria sono state rinviate di nuovo

Donne siriane votano a Damasco alle elezioni parlamentari del 2007 (Salah Malkawi/ Getty Images)
Donne siriane votano a Damasco alle elezioni parlamentari del 2007 (Salah Malkawi/ Getty Images)

Le elezioni per il rinnovo del parlamento siriano sono state rinviate per la seconda volta. Lo ha annunciato il presidente Bashar al Assad che ha emesso un decreto con cui le elezioni sono posticipate al 19 luglio e dove viene spiegato, senza ulteriori particolari, che si tratta di una decisione presa all’interno delle «misure preventive del governo contro il coronavirus».

In Siria si sarebbe dovuto votare il 13 aprile, ma, già a marzo, il presidente aveva deciso di posticipare il voto al 20 maggio. L’Assemblea del popolo siriano (Majlis al-Sha’ab) è l’organo legislativo del paese ed è composta da 250 membri che restano in carica per quattro anni.

Secondo i dati ufficiali la Siria avrebbe registrato soltanto 45 casi di infezioni da coronavirus e tre morti. Da metà marzo il governo ha iniziato ad allentare gradualmente le misure di isolamento, ma le scuole e le università sono ancora chiuse e continua il coprifuoco notturno.

Emergenza sanitaria a parte, la Siria deve affrontare le tensioni con la Turchia, che continuano nonostante la tregua mediata dalla Russia, dopo l’attacco militare dello scorso primo marzo a seguito dell’uccisione di 33 militari turchi in un raid aereo nella regione di Idlib.