La NASA ha messo in competizione SpaceX, Blue Origin e Dynetics per i futuri viaggi sulla Luna

(NASA.gov)
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La NASA ha scelto le aziende private Blue Origin, SpaceX e Dynetics incaricando ciascuna di progettare e costruire un sistema di trasporto dall’orbita lunare alla superficie della Luna. L’iniziativa rientra nel programma spaziale Artemis, che la NASA ha avviato allo scopo di portare astronauti sulla Luna a partire dal 2024. I contratti assegnati hanno un valore complessivo di quasi un miliardo di dollari, ma le tre società dovranno investire anche parte delle loro risorse per lo sviluppo dei loro sistemi.

SpaceX progetta di utilizzare Starship, la sua nuova grande astronave che un giorno vorrebbe impiegare per i viaggi con esseri umani verso Marte. Blue Origin, invece, svilupperà una soluzione basata sul suo lander Blue Moon presentato lo scorso anno, e che prevede di realizzare insieme ad altri partner come Lockheed Martin. Dynetics lavorerà invece a un sistema di atterraggio di nuova concezione, seppure con diversi elementi in comune con i classici lander lunari.

Il programma Artemis prevede che gli astronauti raggiungano la Luna a bordo della capsula spaziale Orion, spinta verso il nostro satellite naturale dallo Space Launch System (SLS), un grande razzo in fase di costruzione (con grandi ritardi) da parte della NASA. Una volta arrivata nell’orbita lunare, Orion si potrà collegare al sistema di trasporto che avrà vinto tra quelli proposti dalle tre aziende in gara, consentendo agli astronauti di raggiungere la superficie della Luna. Il progetto è estremamente ambizioso soprattutto considerati i tempi molto stretti da qui al 2024, una scadenza che appare irrealistica alla maggior parte degli esperti.