L’Unione Europea offrirà duemila euro ai migranti che si trovano nei campi di detenzione delle isole greche che vorranno tornare volontariamente nei propri paesi

Un accampamento nell'isola di Lesbo (Christopher Furlong/Getty Images)
Un accampamento nell'isola di Lesbo (Christopher Furlong/Getty Images)

Ylva Johansson, commissaria agli affari interni della Commissione Europea, giovedì ha annunciato che l’Unione Europea offrirà duemila euro ai migranti che si trovano nei campi di detenzione delle isole greche dell’Egeo perché tornino volontariamente nei propri paesi d’origine. Il piano, ha spiegato Johansson durante una conferenza stampa tenuta ad Atene insieme al ministro greco per l’Immigrazione Notis Mitarakis, sarà possibile grazie ai 700 milioni di euro messi a disposizione dalla Commissione Europea per affrontare la crisi dei migranti in Grecia.

Il piano durerà solo un mese e coinvolgerà solo le persone che si trovano nei centri di detenzione per migranti e che sono arrivate nelle isole greche prima dell’1 gennaio 2020.

Secondo Johansson il piano permetterà di rimpatriare circa cinquemila persone che al momento vivono in condizioni precarie e di sovraffollamento, e sarà indirizzato principalmente ai migranti economici: «I rifugiati non torneranno indietro – ovviamente, non possono tornare – ma i migranti economici, che sanno che forse non vedranno accolta la propria richiesta di asilo, potrebbero essere interessati», ha detto Johansson. I rimpatri saranno organizzati con la collaborazione di Frontex, l’agenzia per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne dell’Unione Europea, e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM).

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