Il partito di Angela Merkel è stato pesantemente sconfitto alle elezioni ad Amburgo

Katharina Fegebank dei Verdi festeggia l'ottimo risultato ad Amburgo, 23 febbraio 2020
(Sean Gallup/Getty Images)
Katharina Fegebank dei Verdi festeggia l'ottimo risultato ad Amburgo, 23 febbraio 2020 (Sean Gallup/Getty Images)

Il partito dell’Unione cristiano-democratica (CDU) della cancelliera tedesca Angela Merkel, ha subìto una pesante sconfitta nelle elezioni della città stato di Amburgo. Stando ai primi risultati di domenica sera, il suo candidato, Marcus Weinberg ha ottenuto l’11,2 per cento dei voti, il peggior risultato degli ultimi 70 anni.

Peter Tschentscher, candidato del partito Socialdemocratico (SPD), ha ottenuto il 39 per cento dei voti e Katharina Fegebank dei Verdi il 24,2 per cento, crescendo del 13 per cento rispetto alle elezioni precedenti nel 2015. Il partito di estrema destra AfD ha ottenuto il 5,3 per cento dei voti, superando appena la soglia di sbarramento per restare in Parlamento. Amburgo verrà probabilmente governata dalla coalizione uscente tra i Verdi e la SPD.

La CDU si trova in difficoltà dopo l’annuncio di dimissioni, date a inizio febbraio, della sua leader Annegret Kramp-Karrenbauer, considerata l’erede di Merkel. Kramp-Karrenbauer le aveva annunciate dopo che un esponente del Partito liberale, Thomas Kemmerich, era stato eletto governatore della Turingia grazie ai voti sia della CDU che degli estremisti di destra dell’AfD, spesso accusati di razzismo e di vicinanza con gruppi neonazisti. L’episodio si era concluso dopo un intervento di Merkel e con le dimissioni di Kemmerich ma aveva avviato un grande dibattito nella CDU, che aveva sempre escluso di poter collaborare con l’AfD.

Secondo i sondaggi, la scorsa settimana il consenso per l’AfD era crollato dopo l’attacco armato a sfondo razzista a Hanau, dove un uomo aveva sparato in due bar uccidendo 9 persone, perlopiù di origine straniera. Il suo corpo era stato ritrovato a casa sua insieme a quello della madre: si era presumibilmente suicidato dopo averla uccisa.