Trump ha annunciato una «grande VITTORIA» in Iowa

Non è chiaro se stesse parlando delle primarie Repubblicane – una formalità – oppure di quelle dei Democratici, che hanno avuto enormi problemi tecnici

(Sarah Silbiger/Getty Images)
(Sarah Silbiger/Getty Images)

Nelle prime ore di stamattina il presidente statunitense Donald Trump ha celebrato su Twitter una «grande VITTORIA per noi stanotte in Iowa», cioè lo stato dove ieri si sono tenute le prime primarie delle elezioni presidenziali. Non è chiaro se parlasse della sua vittoria alle primarie del partito Repubblicano – una formalità, dato che non ha praticamente avversari – oppure se stesse prendendo in giro il Partito Democratico per i problemi enormi che hanno avuto nel conteggio dei voti durante le loro primarie.

Sembra che il ritardo nella comunicazione dei risultati dei Democratici sia dovuto a «incoerenze» fra i voti riportati per telefono e quelli indicati dai presidenti di seggio nell’app ufficiale del partito. Dopo circa cinque ore dalla conclusione del voto – che si esprime tramite il complesso sistema dei caucus – non è ancora stato diffuso nessun risultato, nemmeno parziale.

Per i Repubblicani, invece, è stato tutto più facile: Trump ha ottenuto il 97,1 per cento dei voti, lasciando le briciole ai suoi due avversari, l’ex governatore del Massachusetts Bill Weld e il conduttore radiofonico Joe Walsh.

– leggi anche: I risultati dall’Iowa non ci sono ancora

L’assenza di un risultato certo alle primarie dei Democratici è già una mezza vittoria per Trump: secondo il vicedirettore del Post Francesco Costa, che in questi giorni si trova in Iowa, «questo colossale fallimento, di cui si parlerà all’infinito oscurando tutto il resto, fornisce anche una facilissima risposta a Trump per quando la persona che lo sfiderà lo accuserà di incompetenza e di non saper governare». 

In una breve conferenza stampa nel corso della notte, il capo del partito Democratico in Iowa ha fatto sapere che i risultati arriveranno martedì, ma non ha specificato quando. Le elezioni primarie proseguiranno fino all’inizio di giugno. Le prossime consultazioni si terranno l’11 febbraio in New Hampshire, il 22 febbraio in Nevada e il 29 febbraio in South Carolina, prima del cosiddetto “Super Tuesday” del 3 marzo che vedrà votare insieme molti stati diversi, e potrebbe dare un indirizzo decisivo alla competizione.