I Golden Globe per chi va di fretta

Le cose da sapere sui premi di questa notte, per chi non vuole dedicare alla questione più di cinque minuti

(Paul Drinkwater/NBC via AP)
(Paul Drinkwater/NBC via AP)

I Golden Globe, gli importanti premi per cinema e tv assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association, sono stati questa notte. In tutto sono stati assegnati 25 premi: 14 per le serie tv e 11 per il cinema, in molti casi a loro volta divisi in film e serie di genere drammatico e film e serie comedy o musical.

I premi più importanti per il cinema – al miglior film drammatico e al miglior film comedy – sono andati a 1917 e a C’era una volta…a Hollywood. I due premi per le serie tv sono andati a Succession e Fleabag, mentre Chernobyl ha vinto il premio per la miglior miniserie. Tra i grandi delusi della serata ci sono senza dubbio The Irishman, che aveva cinque nomination e non ha vinto nemmeno un premio, e Netflix, le cui serie avevano ottenuto in tutto 34 nomination e che alla fine si è portata a casa solo due premi (a Laura Dern per Storia di un matrimonio e a Olivia Colman per The Crown).

I premi per i film
Il film della serata è stato senza dubbio 1917. È perdonabile non averne sentito parlare, perché ancora deve uscire sia negli Stati Uniti che in Italia (dove arriverà il 23 gennaio). È un film di guerra diretto da Sam Mendes – premiato anche come miglior regista – e girato in quello che sembra essere (anche se poi non lo è davvero) un unico e lunghissimo piano sequenza. Parla, molto in breve, di una corsa-contro-il-tempo di due soldati britannici.

Oltre al premio per il miglior film “comedy”, C’era una volta…a Hollywood ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura, scritta dal regista Quentin Tarantino, e il premio per il miglior attore non protagonista, consegnato a Brad Pitt.

I premi per la recitazione sono stati vinti da Joaquin Phoenix (Joker), Renée Zellweger (Judy), Taron Egerton (Rocketman) e dalla rapper e attrice di origine asiatica Awkwafina (The Farewell – Una bugia buona) e già abbiamo detto di Pitt e Dern. Il premio per il miglior film straniero l’ha vinto Parasite, e quasi nessuno aveva qualche dubbio in merito. Il premio per il miglior film d’animazione è andato a Missing Link.

Judy (un film biografico su Judy Garland) e Missing Link (un probabilmente divertente film in stop-motion) devono ancora arrivare nei cinema italiani, The Farewell – Una bugia buona ci è arrivato il 24 dicembre.

I premi per le serie
Succession, Fleabag e Chernobyl hanno vinto due premi a testa e sono stati rispettivamente premiati anche i loro interpreti Brian Cox, Phoebe Waller-Bridge e Stellan Skarsgård (uno svedese che interpretava un russo, recitando in inglese). Altri premi per la recitazione sono andati a Patricia Arquette, Olivia Colman, Michelle Williams, Russell Crowe (che però non c’era, perché ha preferito restare in Australia con la famiglia) e Rami Yousef, che recita in Rami (una serie che per sua stessa ammissione non è che sia poi così famosa).

Tutto il contorno
La cerimonia è stata presentata da Ricky Gervais, che – soprattutto nel monologo iniziale – ha fatto alcune battute che hanno fatto ridere molti e alcune altre che hanno fatto borbottare qualcuno. Per il resto c’è stato qualche discorso politico – per esempio quello di Patricia Arquette – e nessuno momento che, a occhio, entrerà nella storia dei Golden Globe. Ma ci sono comunque stati alcuni momenti interessanti o divertenti.