Una canzone dei Beautiful south

Una canzone d'amore per te, per te e per te, che mi fate fare un sacco di soldi

(Sebastian Widmann/picture-alliance/dpa/AP Images)
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Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera.
La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina accountQui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone.

Song for whoever
Il tipo qui sopra sembra un allenatore di una squadra di calcio, ne è in effetti molto appassionato (ed esperto del calcio italiano) e il suo disco più famoso ha come titolo il risultato di una partita: ma è stato più spesso definito uno dei più grandi cantautori pop britannici degli scorsi decenni. Si chiama Paul Heaton, ha 57 anni, ed è stato il fondatore e il leader degli Housemartins e dei Beautiful South, due band che nel Regno Unito hanno lasciato un gran segno tra gli anni Ottanta e Novanta: la prima anche fuori dal Regno Unito, la seconda un po’ meno (tranne che nella mia collezione). Una raccolta di canzoni di Heaton uscita un anno fa era intitolata “L’ultimo re del pop”. Negli ultimi cinque anni si è rimesso a fare dischi con Jacqui Abbott, che anche lei cantava con i Beautiful South: un disco nuovo uscirà a marzo, e intanto lui – che non si è mai risparmiato giudizi e opinioni anche estranei alla musica – va dicendo in giro cose sempre più di sinistra e deluse dai tempi.
Nel 1989 Abbott non era ancora con la band, quando uscì il primo disco dei Beautiful South: il loro singolo arrivò subito al numero due della classifica britannica, e si chiamava Song for whoever (a cantarla è Dave Hemingway, altro fondatore della band, col quale si sono poi litigati assai). Il titolo era già una spiritosaggine tipica della composizione di Heaton, scrivere una canzone d’amore nel solco delle canzoni dedicata a questa o quella ragazza, e chiamarla “Canzone per chiunque”. E il testo è una presa in giro dell’ipocrisia di certe banali canzoni sentimentali, e racconta di lui che le ama tutte solo perché gli permettono di vendere un sacco di dischi dedicando loro canzoni, e riscuotere gli assegni della SIAE britannica. E più lacrime piangete, più mi avvicino al primo posto in classifica.
Oh Shirley, oh Deborah, oh Julie, oh Jane
I wrote so many songs about you
I forget your name, I forget your name
Jennifer, Alison, Phillipa, Sue, Deborah, Annabel, too
I forget your name

Tutto questo però è cantato sulla melodia e l’arrangiamento di una bellissima canzone d’amore con un incipit di pianoforte perfetto, e il suo successo di allora si deve probabilmente anche a molti che se ne fregarono delle parole (io stesso me ne innamorai ignaro dapprima di cosa dicesse, nei miei 25 anni di allora). Potete fregarvene anche voi a quest’ora, godervela, e divertirvici domani.
Oh Cathy, oh Alison, oh Phillipa, oh Sue
You made me so much money, I wrote this song for you
I wrote this song for you
Jennifer, Alison, Phillipa, Sue, Deborah, Annabel, too

(qui c’è un singalong notevole)

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