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  • Lunedì 9 dicembre 2019

La grande eruzione in Nuova Zelanda

Almeno cinque turisti sono morti sul vulcano White Island, altri diciassette risultano dispersi e la polizia non pensa di trovarli vivi

Il vulcano White Island (George Novak/New Zealand Herald via AP)
Il vulcano White Island (George Novak/New Zealand Herald via AP)

Lunedì in Nuova Zelanda ventidue cinque persone sono morte a causa dell’eruzione del vulcano White Island, che si trova sull’omonima isola a circa 48 km dall’isola del Nord. La polizia neozelandese ha detto che al momento dell’eruzione sull’isola c’erano 47 persone, tra i turisti e i loro accompagnatori: 25 si sono salvate e diciassette risultano ancora disperse. La prima ministra Jacinda Ardern ha detto in una conferenza stampa che sull’isola non sono stati rilevati segni di persone ancora in vita e che per le persone disperse si tratterà con ogni probabilità di una «operazione di recupero», lasciando quindi intendere che non si pensa di trovarle ancora vive.

Secondo il vice commissario di polizia John Tims le persone coinvolte nell’eruzione sarebbero sia neozelandesi che stranieri. Si sa inoltre che molti dei turisti coinvolti sarebbero passeggeri della nave da crociera “Ovation of the Seas”.

Il vulcano White Island, anche noto con il nome maori di Whakaari, è uno dei più attivi del paese, ma nonostante questo continua ad essere una popolare meta turistica: l’ultima grande eruzione era avvenuta nel 2016. Nelle immagini della webcam che riprende l’attività del vulcano in tempo reale si vede un gruppo di persone all’interno del cratere pochi secondi prima dell’eruzione, avvenuta poco dopo le 14 (ora locale). La prima ministra Jacinda Ardern ha detto che la polizia ha avviato immediatamente le operazioni di soccorso, rese però particolarmente difficili dalla grande quantità di cenere che per il momento impediscono ai soccorritori di andare sull’isola.

Un testimone, Michael Schade, ha raccontato a BBC di essere stato nel cratere insieme ad altri turisti circa 30 minuti prima dell’eruzione, e che la situazione gli era sembrata piuttosto sicura nonostante fosse ammesso l’accesso solo a piccoli gruppi. Schade ha poi ripreso e pubblicato su Twitter il momento dell’eruzione, avvenuta quando lui e altri turisti si trovavano già a bordo di una barca pronti a lasciare l’isola.