Nella notte due razzi provenienti dalla Striscia di Gaza hanno raggiunto la città israeliana di Be’er Sheva; l’esercito israeliano ha risposto colpendo alcune basi di Hamas

Un razzo lanciato verso Israele dalla Striscia di Gaza, 13 novembre 2019 (AP Photo/Khalil Hamra)
Un razzo lanciato verso Israele dalla Striscia di Gaza, 13 novembre 2019 (AP Photo/Khalil Hamra)

Nella notte fra venerdì 15 e sabato 16 novembre due razzi provenienti dalla Striscia di Gaza hanno raggiunto la periferia della città israeliana di Be’er Sheva. Al momento non si hanno notizie di danni gravi o feriti. L’esercito israeliano ha risposto colpendo alcune basi di Hamas, il potente gruppo politico-terrorista che gestisce la Striscia.

Da giorni la tensione fra Israele e le milizie armate attive nella Striscia di Gaza è tornata piuttosto alta: all’inizio della settimana il Jihad Islamico – un gruppo diverso, autonomo e più piccolo rispetto al meglio noto Hamas – aveva lanciato decine di razzi verso Israele, la maggior parte dei quali intercettata dai sistemi difensivi israeliani, mentre l’esercito israeliano aveva reagito con diversi bombardamenti in cui sono stati uccisi più di 30 palestinesi. Giovedì era stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco, che però è durato soltanto poche ore.