C’è un cessate il fuoco tra il Jihad Islamico Palestinese e Israele

Dopo gli scontri che in circa due giorni hanno portato alla morte di 34 palestinesi e al lancio di più di 300 razzi da Gaza

(AP Photo/Khalil Hamra)
(AP Photo/Khalil Hamra)

Il Jihad Islamico Palestinese, un gruppo radicale che opera nella Striscia di Gaza, ha detto di aver raggiunto un accordo per un cessate il fuoco con Israele, dopo che negli ultimi giorni c’erano stati bombardamenti mirati compiuti da Israele contro due importanti membri del Jihad Islamico e razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele. L’accordo per il cessate il fuoco è stato confermato da Israele.

 Il Jihad Islamico ha parlato ai giornalisti dell’accordo intorno alle 5.30 di questa mattina e sembra che tra Israele e il Jihad Islamico ci sia stata una mediazione egiziana. Haaretz spiega i termini dell’accordo scrivendo che il Jihad Islamico si impegna a «terminare ogni violenza» e che Israele si impegna a non «compiere più assassinii mirati e a non usare più proiettili» contro chi protesta al confine tra la Striscia di Gaza e Israele.

Una fonte governativa israeliana ha detto ad Hareetz che in questi giorni il paese ha «raggiunto i suoi obiettivi». Più di un’ora dopo che il Jihad Islamico aveva parlato del cessate il fuoco, però, a Israele sono di nuovo suonate le sirene per segnalare razzi provenienti dalla Striscia di Gaza.

La recente crisi tra Israele e Jihad Islamico – un gruppo diverso, autonomo e più piccolo rispetto al più noto Hamas – era iniziata martedì e in circa due giorni sono morti almeno 34 palestinesi e circa 100 sono stati feriti. Dalla Striscia di Gaza, invece, sono stati lanciati circa 300 razzi, il 90 per cento dei quali è stato intercettato da Iron Dome, il sistema antimissilistico di Israele.