La Lega e il centrodestra hanno stravinto in Umbria

La coalizione della senatrice leghista Donatella Tesei ha preso il 57 per cento mentre PD e M5S, alleati per la prima volta, si sono fermati al 37 per cento

Matteo Salvini tra i giornalisti a Perugia dopo i primi exit poll, 27 ottobre 2019 (ANSA/CROCCHIONI)
Matteo Salvini tra i giornalisti a Perugia dopo i primi exit poll, 27 ottobre 2019 (ANSA/CROCCHIONI)

Le elezioni regionali in Umbria sono state vinte di gran lunga dalla coalizione di centrodestra e dal candidato presidente Donatella Tesei, sostenuta dalla Lega, da Fratelli d’Italia, da Forza Italia e da due liste civiche. Con 1.004 sezioni scrutinate su 1.005, la coalizione che sostiene Tesei ha ottenuto circa il 57,55 per cento dei voti, mentre la coalizione formata da PD, M5S e da due liste ambientaliste che sostiene Vincenzo Bianconi ha ottenuto il 37,49 per cento dei voti. Per il centrodestra è una vittoria storica, dopo che in Umbria per quasi cinquant’anni aveva governato il centrosinistra. Per la coalizione di PD e M5S, che si presentavano per la prima volta insieme, la sconfitta – molto netta – è probabilmente il segno che qualcosa non ha funzionato.

La nuova presidente della regione Donatella Tesei ha 61 anni ed è una senatrice della Lega e un’avvocata. Nel 2009 fu eletta sindaca del suo paese, Montefalco in provincia di Perugia, incarico a cui fu rieletta nel 2014. Nel 2018 fu infine candidata ed eletta senatrice con la Lega. La sua non lunghissima carriera politica è comunque notevolmente più consistente di quella di Bianconi, 47enne imprenditore turistico, presidente della Federalberghi umbra e in passato molto vicino al centrodestra locale.

Sui singoli partiti, il conteggio ufficiale dice che la Lega è il primo partito con 36,93 per cento dei voti, seguita dal Partito Democratico con il 22,36 per cento, da Fratelli d’Italia con il 10,40 per cento e dal Movimento 5 Stelle, che si è fermato al 7,41 per cento. Forza Italia ha ottenuto il 5,49 per cento dei voti, mentre le due liste civiche della coalizione di Bianconi non hanno ottenuto insieme più del 3 per cento dei voti.

Donatella Tesei, durante il voto di domenica (ANSA/PRESS OFFICE)

La netta vittoria del centrodestra, anche se è sorprendente per la sua misura, era stata anticipata dai sondaggi e anche dai risultati delle ultime elezioni amministrative, vinte sempre dal centrodestra, anche in Umbria. In Umbria si sarebbe dovuto votare all’inizio del 2020, come in molte altre regioni, ma lo scorso aprile un’inchiesta della magistratura su alcune assunzioni irregolari avvenute nella sanità regionale aveva portato alla caduta della giunta e alle dimissioni della presidente della regione Catiuscia Marini del PD. In particolare, i magistrati avevano arrestato il segretario regionale del PD e l’assessore alla Sanità, mentre risulta indagata anche la stessa ex presidente Marini. Il Movimento 5 Stelle aveva duramente attaccato il Partito Democratico per lo scandalo in Umbria, ma dopo la formazione del governo nazionale aveva comunque deciso di formare una coalizione elettorale con il PD, fornendo a Salvini e al centrodestra un argomento molto forte in campagna elettorale; dall’altra parte nel PD molti dirigenti da tempo sostengono che un’alleanza strutturale col M5S sia l’unico modo per vincere le elezioni, e nei prossimi giorni probabilmente dovranno spiegare questo fallimento.

A questo si è aggiunto il fatto che la candidatura di Bianconi era stata scelta con qualche fatica e solo alla fine di settembre, a un mese di distanza dalle elezioni. L’impegno diretto in campagna elettorale di Luigi Di Maio, Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte non è stato sufficiente a cambiare le cose. Matteo Salvini, segretario della Lega, ha parlato di “un’impresa storica” e, nonostante l’Umbria abbia solo 884mila abitanti, ha detto che la vittoria del centrodestra dimostra che la maggioranza parlamentare di PD e M5s non rispecchia la volontà degli italiani.