Catiuscia Marini ha confermato le sue dimissioni da presidente dell’Umbria

Dopo averle annunciate per la prima volta oltre un mese fa, e dopo averle respinte votando contro in Consiglio regionale

(ANSA/Gianluigi Basilietti)
(ANSA/Gianluigi Basilietti)

Catiuscia Marini, la presidente della Regione Umbria indagata per alcune presunte irregolarità commesse in concorsi per assunzioni in ambito sanitario, ha confermato le sue dimissioni in una lettera alla presidente del Consiglio regionale. Marini aveva annunciato la decisione più di un mese fa, ma nel frattempo aveva dato l’impressione di aver cambiato idea finché lo scorso 19 maggio aveva votato contro le sue dimissioni al Consiglio regionale umbro. Il suo voto era stato determinante per respingerle le sue dimissioni: ora il Consiglio dovrà nuovamente esprimersi al riguardo.

Secondo i giornali, la sua apparente volontà di rimanere al suo posto aveva provocato sorpresa e preoccupazione nel Partito Democratico, a cui appartiene. Il timore del PD, secondo i giornali, era che Marini volesse far passare ancora qualche giorno e rimandare la decisione a dopo le elezioni europee, quando il quadro politico nazionale potrebbe essere cambiato. Da parte sua, Marini aveva accusato il PD di averla “scaricata” bruscamente per motivi consenso e perché donna. Nella lettera con cui ha ufficializzato le dimissioni, ha attribuito l’attesa a «un percorso dettato esclusivamente da ragioni istituzionali, di correttezza e di rispetto per tutti i componenti dell’Assemblea, sia di maggioranza, sia di opposizione, e non certo da ragioni personali».