Si può dare il pane agli anatroccoli?

C'è ampio dibattito nel Regno Unito: la risposta è sì, ma senza esagerare

(AP Photo)
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Da qualche giorno vicino a un laghetto in un parco di Buxton, nella contea inglese di Derbyshire, c’è un cartello che dice, dal punto di vista delle anatre: «Potete darci il pane! Tutti hanno smesso di darci da mangiare perché pensano che ci faccia male e ora alcune di noi stanno morendo di fame senza pane!». Il cartello, che sembra sia stato appeso spontaneamente da una signora di Buxton e non dal parco, ha provocato l’inizio di un ampio dibattito sui social network, ripreso negli ultimi giorni anche da diversi giornali britannici che hanno provato a rispondere a questa domanda: si fa bene o si sbaglia a dare da mangiare del pane alle anatre di un parco?

Un programma radio di BBC ha chiesto un parere alla Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), la più grande organizzazione per la protezione degli animali selvatici in Europa. Un portavoce della RSPB ha spiegato che anche gli uccelli, come le persone, hanno bisogno di una dieta varia per stare in salute: sia le anatre che i cigni possono digerire il pane, ma se ne mangiano troppo c’è il rischio che si sfamino in quel modo e poi non mangino altre cose da cui ricaverebbero vitamine, minerali e altre sostanze nutritive di cui hanno bisogno ma che non sono contenute nel pane.

Il pane di per sé non fa male alle anatre, quindi, ma un eccesso di pane sì. In generale la RSPB ritiene che sia positivo che chi frequenta i parchi dia qualcosa da mangiare agli animali che vivono nei laghetti; consiglia però di dare loro da mangiare altri generi di alimenti, come fiocchi d’avena, chicchi di mais e piselli surgelati scongelati, se non si hanno direttamente semi adatti agli uccelli: come quelli distribuiti in un parco di Cagliari, come aveva raccontato qualche mese fa un’utente di Twitter. Il pane è meglio darlo solo in piccole quantità, tenendo conto anche che quello che contiene semi è leggermente più salutare di quello bianco.

Swan Support, organizzazione che si occupa della riabilitazione di cigni malati e feriti, ha diffuso ulteriori informazioni specifiche per questi animali: si può dare loro pane, grano, insalata, erba secca, cereali e mangime per cigni, ovviamente, ma sempre in piccole quantità ed evitando che nell’acqua intorno si accumuli cibo che poi non viene mangiato. Altre cose che si possono dare da mangiare alle anatre sono il riso, i chicchi d’uva tagliati a metà e i vermi. Invece bisogna assolutamente evitare le cose dolci, i popcorn, le patatine, i cracker e i biscotti.

Uno dei problemi legati all’eccesso di pane dato agli uccelli acquatici che vivono nei parchi e nei canali è che il pane non mangiato può finire per inquinare gli specchi e i corsi d’acqua. Il pane che resta in acqua favorisce la proliferazione di alghe e batteri, attraendo ratti e altri animali nocivi; tutto ciò aumenta anche i rischi di diffusione di malattie aviarie, secondo alcune agenzie governative britanniche che si occupano di corsi d’acqua e di salute degli animali.

Nel 2018 un’associazione ambientalista che si occupa di cigni aveva detto a BBC che le campagne per ridurre l’abitudine delle persone di dare pane ad anatre e cigni aveva avuto come conseguenza il fatto che molti uccelli stessero soffrendo la fame: sembra che il cartello di Buxton sia stato motivato da un’idea simile. Per la salute degli uccelli, dunque, la cosa migliore è diffondere l’idea che dare alternative al pane sia la cosa migliore.