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  • Venerdì 25 ottobre 2019

Cosa si sa dell’omicidio di Luca Sacchi

Sono state arrestate due persone accusate dell'omicidio e c'è una nuova ricostruzione di come sono andate le cose

Un mazzo di fiori lasciato sul luogo dell'omicidio di Luca Sacchi, a Roma, 25 ottobre 2019
(Cecilia Fabiano-LaPresse)
Un mazzo di fiori lasciato sul luogo dell'omicidio di Luca Sacchi, a Roma, 25 ottobre 2019 (Cecilia Fabiano-LaPresse)

I giornali si stanno ampiamente occupando delle indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne romano ferito mercoledì sera da un colpo di pistola alla testa a Roma, e poi morto in ospedale giovedì. Le notizie di oggi sono l’arresto di due persone sospettate dell’omicidio e una nuova ricostruzione degli investigatori: inizialmente si era detto che Sacchi era morto cercando di proteggere la sua ragazza durante un tentativo di rapina, ma secondo la polizia l’aggressione sarebbe avvenuta mentre Sacchi cercava di comprare della droga. Abbiamo messo insieme quel che si sa.

Chi era Luca Sacchi e cosa si era detto all’inizio
Nel dare la notizia dell’aggressione di mercoledì, i giornali avevano raccontato che Luca Sacchi, un personal trainer romano di 24 anni, era stato aggredito da due rapinatori insieme a Anastasiya Kylemnyk, 25enne ucraina arrivata a Roma nel 2003, che era la sua ragazza da tre anni. Kylemnyk, che ora è ricoverata con una lieve ferite alla testa, ha raccontato che mercoledì sera, terminato il lavoro da baby sitter, era andata al pub all’incrocio tra via Mommsen e via Bartoloni, nella zona Colli Albani, insieme a Sacchi; lì si trovava anche il fratello minore di lui. Sempre secondo il racconto di Kylemnyk, riportato dal Corriere della Sera, i due sarebbero usciti, avrebbero fatto una passeggiata nel vicino parco della Caffarella e poi sarebbero ritornati verso il pub; a quel punto sarebbero stati avvicinati da due rapinatori. La ragazza ha raccontato che uno dei due le avrebbe detto in accento romano «dammi ‘sto zaino» e, ha scritto giovedì il Corriere, lei non aveva fatto in tempo a voltarsi che era stata colpita ed era caduta a terra. Repubblica riporta quanto raccontato da alcuni testimoni e cioè che mentre i ragazzi stavano entrando nel pub «due persone che li seguivano da qualche minuto su una Smart bianca all’improvviso sono scese e hanno cercato di strappare la borsa alla ragazza».

Sacchi aveva reagito per impedire la rapina, scriveva il Corriere, ma uno dei due uomini lo aveva colpito con il calcio di una pistola e poi gli aveva sparato alla testa. Sacchi è stato subito soccorso e trasportato all’ospedale San Giovanni, dove è stato sottoposto a un intervento delicato. È morto giovedì intorno alle 13.

Chi sono le due persone arrestate
Venerdì, poco prima delle tre del mattino, sono stati arrestati Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, due 21enni (per il Corriere hanno invece rispettivamente 22 e 21 anni) che vivono a San Basilio, quartiere periferico nel nordest di Roma. Del Grosso ha precedenti per percosse, Pirino per droga. Poco dopo le 11 la procura ha emesso un decreto di fermo per omicidio volontario in concorso e rapina; i due ragazzi si trovano nel carcere di Regina Coeli.

Secondo le ricostruzioni, avrebbe sparato Del Grosso. Repubblica scrive che l’arma sarebbe una pistola P38 che non è stata ritrovata, mentre è stata ritrovata una mazza da baseball usata dai rapinatori per aggredire Sacchi e Kylemnyk, poi abbandonata nei campi vicini a San Basilio, oltre il Raccordo anulare. I due ragazzi erano stati fermati giovedì notte: Del Grosso si nascondeva in un hotel a Tor Cervara e Pirino sul terrazzo di una casa nel quartiere di Torpignattara; l’auto con cui erano fuggiti è stata sequestrata.

Sono stati individuati grazie ai testimoni, alle telecamere di sorveglianza e alla madre di Del Grosso, che si è presentata al commissariato di San Basilio a denunciare i suoi sospetti insieme a un altro figlio. Luigi Silipo, capo della Squadra Mobile di Roma, e Mario Conio, comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Roma, hanno detto che Del Grosso e Pirino «non hanno ammesso loro responsabilità».

La ricostruzione degli investigatori
Secondo la ricostruzione degli investigatori, Sacchi e Kylemnyk volevano acquistare della droga, forse dell’hashish. Repubblica riporta che «dai primi accertamenti i due sospettati, notando che nello zainetto della donna c’erano parecchi soldi, si sono offerti di procurare lo stupefacente per poi ritornare armati di pistola e rapinare la ragazza». In particolare, il Corriere scrive che Del Grosso e Pirino erano in cerca di clienti attorno al pub, avrebbero chiesto alla ragazza di vedere i soldi, poi sarebbero andati nella Smart e ritornati armati per derubare la coppia. Kylemnyk ha detto invece al Tg1 che la droga non c’entra niente e che Sacchi non aveva intenzione di incontrare gli spacciatori.

Sulla storia è intervenuto anche il capo della polizia Franco Gabrielli, che ha detto: «Gli accertamenti che l’autorità giudiziaria disvelerà quando riterrà opportuno non ci raccontano la storia di due poveri ragazzi scippati. Lo dico tenendo sempre ben presente, non vorrei essere equivocato su questo, che stiamo parlando della morte di un ragazzo di 24 anni. Parliamo di una vicenda gravissima. È morto un ragazzo di 24 anni, questo dovrebbe imporre ad ognuno di noi un atteggiamento di grande riflessione e rispetto».