(Henning Bagger/Ritzau Scanpix via AP)

In Danimarca hanno spostato un faro a causa dell’erosione della costa

Era arrivato a soli sei metri dal mare e rischiava di crollare: per salvarlo è stato trasportato lungo un binario e arretrato di 70 metri

In Danimarca, nel nord della penisola dello Jutland, tra le città di Lønstrup e Løkke, c’è un vecchio faro chiamato Rubjerg Knude. Il faro è alto 23 metri, è stato costruito nel 1899 e inaugurato nel 1900, ma ormai da diversi anni è inattivo ed è diventato nel corso del tempo una popolare meta turistica. Quando fu costruito, il faro si trovava a circa 200 metri dal mare ma negli anni l’erosione della costa ha accorciato sempre di più questa distanza, fino ad arrivare agli attuali sei metri.

Per evitare che l’erosione potesse far crollare il faro – cosa che secondo le previsioni degli esperti sarebbe potuta avvenire entro il 2023 – si è deciso di spostarlo di 70 metri verso l’entroterra. Per farlo nell’ultimo anno è stata studiata un’operazione dal costo complessivo di 5 milioni di corone danesi (circa 670mila euro), allo scopo di salvarlo.

L’operazione è stata messa in pratica il 22 ottobre quando il faro, pesante 720 tonnellate, è stato sollevato dalla base e spostato lungo due rotaie costruite per questo scopo. Lo spostamento è durato in tutto 10 ore, con il faro che è stato trasportato a una velocità media di circa 8 metri all’ora.

Per giustificare la spesa, di cui si sono fatti carico le autorità locali e il governo danese, la ministra dell’ambiente Lea Wermelin ha parlato del faro come di “un tesoro nazionale”. Il faro aveva smesso di funzionare nel 1968, e da allora era stato trasformato in un museo. Il faro e le suggestive dune di sabbia che lo circondano attirano ogni anno circa 250mila turisti da tutto il mondo.

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