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  • Venerdì 11 ottobre 2019

Eliud Kipchoge riproverà a correre la maratona in meno di due ore

Dopo che nel 2017 all'autodromo di Monza mancò il tempo per 25 secondi, farà un altro tentativo sabato a Vienna

(Naomi Baker/Getty Images)
(Naomi Baker/Getty Images)

Sabato 12 ottobre il corridore keniano Eliud Kipchoge, considerato il più forte della sua generazione, proverà di nuovo a correre la maratona in meno di due ore, tempo mai realizzato nella storia. Kipchoge ci aveva già provato due anni fa in un evento organizzato da Nike e INEOS, la proprietaria della squadra di ciclismo un tempo nota come Team Sky, ma in quell’occasione aveva mancato il tempo per 25 secondi. La corsa di Kipchoge avverrà a Vienna, in Austria, in condizioni particolarmente favorevoli, tanto che la federazione internazionale di atletica ha già annunciato che non lo considererà il nuovo record del mondo (che appartiene comunque a Kipchoge: 2 ore, 1 minuto e 39 secondi). La corsa di martedì servirà soprattutto a superare, almeno simbolicamente, un tempo avvicinato da decine di atleti nel corso degli anni ma senza successo.

Kipchoge ha 34 anni, è nato in un piccolo paese nell’ovest del Kenya e per buona parte della sua carriera è stato considerato un ottimo mezzofondista, cioè un atleta che corre su pista distanze dai 3.000 siepi ai 10.000 metri. Negli ultimi anni si è dedicato con eccezionale successo alla maratona: dopo aver vinto diverse corse importanti come quella di Chicago e quella di Londra – per quattro volte – alcuni anni fa fu selezionato da Nike per provare a correre la distanza di 42 chilometri e 195 metri in meno di due ore. Durante il primo tentativo effettuato nel 2017 assieme a Kipchoge c’erano l’etiope Lelisa Desisa e l’eritreo Zersenay Tades.

I tre erano stati scelti dopo diversi test e analisi che li avevano indicati come i tre maratoneti professionisti più adatti allo scopo. Nike aveva organizzato l’evento nei minimi dettagli, preparandolo dal 2013 e collaborando con progettisti, ingegneri, allenatori, nutrizionisti, psicologi e fisiologi.

Correre la maratona sotto le due ore sembrava impensabile anche solo fino a pochi anni fa, dato che per anni i migliori maratoneti del mondo correvano costantemente fra le due ore e cinque e le due ore e dieci minuti senza mai avvicinarsi alla cifra tonda. Il primo che immaginò che il record poteva essere battuto durante una corsa speciale e grazie all’uso di diverse innovazioni tecnologiche fu Ed Caesar, uno scrittore britannico che nel 2016 scrisse Due ore. Alla ricerca della maratona perfetta, ipotizzando che il record sarebbe stato battuto nel giro di vent’anni. In realtà già l’anno successivo si andò molto vicino.

Il primo tentativo di Nike si svolse il 5 maggio 2017 nell’autodromo di Monza, per via del suo percorso perfettamente pianeggiante e senza il minimo ostacolo, a differenza delle strade cittadine in cui si corrono le maratone normali. L’orario e le condizioni climatiche previste per quella mattina erano state ritenute ottimali per correre una maratona. Kipchoge, Tadese e Desisa avevano a disposizione i prodotti più innovativi di Nike, in particolare le scarpe da corsa della linea Nike Zoom Fly, sviluppata appositamente per il progetto, e potevano monitorare in ogni istante i dati del percorso e il proprio dispendio energetico.

Kipchoge corse in 2 ore e 25 secondi, più di un minuto in meno rispetto al suo record attuale, ma non riuscì a scendere sotto le due ore (Tadese e Desisa arrivarono molto più distanti). A distanza di due anni, Kipchoge ha scelto di riprovarci sabato 12 ottobre a Vienna, in un circuito preparato appositamente nel Prater, il principale parco pubblico della città: la partenza sarà programmata in un orario ancora da stabilire fra le 5 e le 9 del mattino, e la corsa di Kipchoge si potrà seguire in diretta streaming su YouTube.

Kipchoge dovrà riuscire a correre in media un chilometro ogni 2 minuti e 50 secondi: un ritmo rapidissimo, se si conta che fino a pochi anni fa il record del mondo si stabiliva correndo a una media di circa 2 minuti e 55 secondi al chilometro. Per correre in meno di due ore Kipchoge disporrà di un team di 41 persone fra cui soprattutto un gruppo di 14 “lepri”, cioè gli atleti che nel gergo dell’atletica corrono i primi giri in testa per dettare il ritmo della gara, fra cui alcuni dei più forti mezzofondisti al mondo: ci sono soprattutto l’americano Matthew Centrowitz, campione olimpico in carica dei 1.500 metri, e Selemon Barega, che ha vinto la medaglia d’argento sui 5.000 metri ai Mondiali di atletica leggera appena conclusi.

Kipchoge si trova a Vienna già da alcuni giorni, per acclimatarsi alle condizioni meteo locali e per abituarsi al circuito. Non è chiaro se sarà possibile tifare per Kipchoge o assistere di persona alla corsa nel circuito del parco.