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  • Venerdì 20 settembre 2019

C’è un accordo sulla proprietà di Le Monde

Dopo un anno di preoccupazioni e negoziati, iniziati dopo l'entrata nella proprietà di un controverso miliardario ceco

(Pascal Le Segretain/Getty Images)
(Pascal Le Segretain/Getty Images)

Giovedì è stato trovato un accordo all’interno della proprietà del quotidiano francese Le Monde su una questione di cui si discuteva da circa un anno e che aveva provocato parecchie preoccupazioni tra giornalisti e azionisti. Mathieu Pigasse, uno degli azionisti della società che ha la maggioranza di Le Mondeha accettato di firmare un accordo che prevede che qualsiasi cambio di controllo della società debba essere approvato anche dal cosiddetto “polo” indipendente, gruppo di giornalisti, dipendenti e lettori che detiene il restante 25 per cento del giornale. In altre parole, Pigasse ha accettato di dare una specie di potere di veto al “polo” indipendente su qualsiasi futura mossa rilevante che riguardi la proprietà del giornale.

Lo stesso accordo era stato firmato la scorsa settimana da un altro azionista, Xavier Niel, ed era richiesto da tempo dai giornalisti del quotidiano come garanzia per la futura indipendenza del giornale.

Le discussioni interne alla proprietà di Le Monde erano iniziate il 25 ottobre scorso, quando si era saputo che il miliardario ceco Daniel Kretinsky, già noto per importanti investimenti nel settore dei media, aveva acquisito dal banchiere Mathieu Pigasse il 49 per cento delle quote di Le Nouveau Monde, la società attraverso cui Pigasse detiene una partecipazione, insieme ad altri, di Le Monde Libre, società che a sua volta è azionista di maggioranza col 75 per cento di SEM, l’editrice della testata francese Le Monde. Il restante 25 per cento di SEM è controllato dal “polo” indipendente, creato dopo il 2010 in seguito a una crisi del giornale. L’entrata di Kretinsky nella proprietà del giornale aveva provocato grandi preoccupazioni: il miliardario ceco aveva avuto in precedenza diversi legami con politici populisti dell’est Europa o con uomini a loro molto vicini, e molti giornalisti di Le Monde temevano che potesse riuscire ad acquisire la maggioranza della società che edita il giornale, limitandone la libertà.

Oltre all’accordo che di fatto attribuisce il diritto di veto al “polo” indipendente su cambi di proprietà all’interno di Le Monde Libre (azionista di maggioranza di SEM), giovedì è stata annunciata un’altra misura che dovrebbe dare ulteriori garanzie sull’indipendenza del giornale.

Xavier Niel, azionista di Le Monde Libre, ha proposto di trasformare la società in una fondazione al fine di proteggere la sua indipendenza e presenterà la sua proposta al prossimo consiglio di amministrazione di Le Monde Libre, il 3 ottobre. Niel ha detto inoltre di essere pronto a comprare insieme a Mathieu Pigasse metà delle azioni di Prisa, gruppo spagnolo proprietario del 20 per cento di Le Monde Libre, ma a condizione che le stesse azioni finiscano sotto il controllo del “polo” indipendente (in precedenza Pigasse aveva parlato della possibilità di comprare le azioni di Prisa insieme a Kretinsky, idea che aveva preoccupato molto i giornalisti).

I negoziati sul futuro di Le Monde si sono svolti proprio mentre il giornale stava risollevando la propria situazione dopo il rischio di fallimento del 2010. Il numero di abbonati è aumentato di cinque volte dal 2010, e nel 2017 il giornale ha registrato degli utili.