Secondo gli exit poll, Benjamin Netanyahu non avrà la maggioranza in Parlamento

Il Likud e i suoi alleati nella destra israeliana sono dati a 56 seggi su 120, mentre i centristi di "Blu e Bianco" saranno probabilmente il primo partito

Una donna israeliana vota a Rosh Haayin, il 17 settembre 2019 (AP Photo/Sebastian Scheiner)
Una donna israeliana vota a Rosh Haayin, il 17 settembre 2019 (AP Photo/Sebastian Scheiner)

Oggi in Israele ci sono state le elezioni politiche e secondo i primi exit poll la coalizione di destra del primo ministro Benjamin Netanyahu non avrebbe ottenuto la maggioranza. Gli exit poll danno “Blu e Bianco” – il principale partito centrista, guidato dall’ex generale Benny Gantz – a 33 seggi in Parlamento su 120, il Likud di Netanyahu a 32, e molto più indietro tutti gli altri partiti. Secondo i primi dati ha ottenuto un ottimo risultato il partito di destra Israel Beytenu, laico e nazionalista, che avrebbe ottenuto 9 seggi: come anticipato da diversi osservatori, potrebbe diventare l’ago della bilancia nel prossimo parlamento.

Ci si aspetta che già domani, non appena saranno diffusi i risultati preliminari sul voto, cominceranno le trattative per provare a formare un nuovo governo. Avigdor Lieberman, il leader di Israel Beytenu, ha già annunciato che chiederà a Bianco e Blu e al Likud di formare un governo di unità nazionale, ma non è chiaro se Bianco e Blu intenda accettare (soprattutto se Netanyahu rimanesse alla guida del Likud).

Netanyahu aveva indetto le elezioni anticipate lo scorso aprile dopo che non era riuscito a trovare una maggioranza in parlamento a seguito delle precedenti elezioni. Il voto di oggi è stato il quarto dal 2013. La fragilità del sistema politico israeliano è causata in parte da una legge elettorale puramente proporzionale, creata per dare visibilità e rappresentanza alle molte minoranze del paese e che ha finito per accentrare molto potere nelle mani dei partiti più piccoli. Sono loro che hanno permesso a Netanyahu di governare ininterrottamente per quasi dieci anni, e sono loro che potrebbero causare la sua definitiva sconfitta politica.