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  • Lunedì 16 settembre 2019

Ci sono nuove accuse contro Brett Kavanaugh

Un nuovo libro – anticipato dal New York Times – racconta altri presunti casi di molestie sessuali del giudice della Corte Suprema statunitense

Brett Kavanaugh (Tom Williams-Pool/Getty Images)
Brett Kavanaugh (Tom Williams-Pool/Getty Images)

Nel fine settimana sono emerse nuove accuse di molestie sessuali nei confronti di Brett Kavanaugh, il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti scelto dal presidente Donald Trump la cui nomina è stata confermata un anno fa dai Repubblicani in Senato dopo alcune udienze molto seguite, proprio per i sospetti sui suoi comportamenti negli anni in cui era studente. Le nuove accuse sono state pubblicate dal New York Times anticipando i contenuti di un libro di prossima uscita nel quale si citano nuovi testimoni e fonti.

L’articolo spiega che Max Stier, un ex compagno di classe di Kavanaugh, lo scorso anno si era rivolto all’FBI e ad alcuni senatori per segnalare un altro caso di presunti comportamenti sessuali non appropriati risalente al periodo degli studi a Yale. Stier aveva ricordato un episodio in cui Kavanaugh era ubriaco a una festa e, con i pantaloni abbassati, aveva spinto insieme ad alcuni amici il proprio pene nella mano di una ragazza. La vicenda era stata portata all’attenzione degli agenti nel corso delle verifiche richieste all’FBI durante il processo di conferma da parte di Kavanaugh in Senato. Secondo due fonti del New York Times, l’FBI non avrebbe dato seguito alla segnalazione e Stier si è sempre rifiutato di parlare pubblicamente dell’episodio. La studentessa coinvolta ha rifiutato un’intervista e secondo alcuni suoi amici non ricorderebbe la vicenda.

La storia segnalata da Stier si aggiunge a diversi altri casi di presunte molestie sessuali da parte di Kavanaugh negli anni delle scuole superiori. Tra i casi discussi c’era stato quello di Deborah Ramirez, che aveva raccontato pubblicamente di aver partecipato a una festa in cui Kavanaugh le aveva appoggiato il pene in faccia. Ramirez non aveva testimoniato al Senato e Kavanaugh aveva respinto ogni accusa, dicendo che se la storia fosse stata vera “non si sarebbe parlato d’altro nel campus”. Secondo le autrici del nuovo libro, la vicenda in effetti fu molto discussa e ci sono almeno sette persone che a distanza di anni la possono confermare.

Nel corso delle audizioni per la sua conferma a giudice della Corte Suprema, Kavanaugh aveva anche respinto le accuse mosse da Christine Blasey Ford, che aveva testimoniato di aver subìto un tentativo di stupro da parte sua negli anni del liceo. Blasey Ford aveva testimoniato davanti ai senatori in un’audizione molto seguita, alla quale Kavanaugh aveva risposto con una memoria difensiva molto aggressiva e secondo diversi osservatori rabbiosa.

Non è ancora chiaro quali potrebbero essere gli sviluppi in seguito ai nuovi elementi emersi con l’articolo del New York Times. La storia di Stier, raccontata da due fonti informate sui fatti, evidenzia come le verifiche condotte dall’FBI furono svolte di fretta, anche a causa dei tempi molto stretti chiesti dal Senato, e senza approfondire a sufficienza testimonianze e segnalazioni. I nuovi dettagli fanno inoltre aumentare i sospetti nei confronti di Kavanaugh non solo sulla sua condotta da studente, ma anche sul fatto che possa avere mentito sotto giuramento durante il processo di conferma a giudice della Corte Suprema.

Numerosi candidati alle primarie del Partito Democratico hanno accusato esplicitamente Kavanaugh di avere mentito e hanno chiesto che sia messo sotto impeachment, la procedura con cui è possibile rimuovere un giudice dalla Corte Suprema (il cui incarico altrimenti dura tutta la vita).

La messa in stato di accusa per i membri della Corte Suprema ricalca quella per il presidente degli Stati Uniti: la Camera deve approvare un atto di accusa e spetta poi al Senato votare la decadenza della carica, con una maggioranza pari ai due terzi dei senatori. La Camera è a maggioranza Democratica, mentre il Senato ha una maggioranza Repubblicana: difficilmente il Partito Democratico potrebbe ottenere i voti per una destituzione.

Con la conferma di Kavanaugh lo scorso anno, la Corte Suprema ha subìto un sensibile spostamento verso posizioni conservatrici. Attualmente cinque dei nove giudici sono stati nominati da presidenti Repubblicani. Donald Trump ne ha indicati due: Neil Gorsuch e appunto Kavanaugh. Dopo la pubblicazione dell’articolo sul New York Times, Trump ha scritto su Twitter che Kavanaugh è “un uomo innocente” vittima di un trattamento “orribile” e che dovrebbe iniziare a fare causa a chi lo diffama. Trump ha anche scritto che il dipartimento di Giustizia dovrebbe andare in suo soccorso – ostacolando i giornali, apparentemente – e che le accuse nei suoi confronti sarebbero mosse per condizionarne l’attività.