Renzi ha detto che Gentiloni ha cercato di far saltare la trattativa col M5S

Era lui la fonte della notizia sulle tre condizioni "ufficiose" che ieri è stata pubblicata da Repubblica e Huffington Post

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

In un audio pubblicato da Repubblica si sente Matteo Renzi accusare l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di aver tentato di affossare la trattativa tra il Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per formare una nuova maggioranza, raccontando a due giornalisti alcune informazioni false con lo scopo di sabotare gli accordi. L’audio è stato registrato a Lucca, nel corso di una lezione tenuta da Renzi nell’ambito di una scuola politica da lui organizzata.

Secondo Renzi, Gentiloni avrebbe inviato ad alcuni giornalisti di Repubblica e dell’Huffington Post un messaggio con “tre condizioni” per l’accordo con il Movimento. Le tre condizioni erano fino a quel momento segrete ed erano anche diverse e molto più difficili da accettare per il Movimento rispetto ai cinque punti da cui partire per un accordo votati dalla direzione nazionale del partito. La principale era la rinuncia al taglio dei parlamentari, che diversi dirigenti del Movimento avevano già definito una condizione essenziale per il prosieguo della legislatura. Gentiloni avrebbe inviato il suo messaggio ieri mattina, subito dopo l’incontro della delegazione PD con il presidente della Repubblica. La notizia è stata poi riportata dai giornali, facendo dire agli esperti e agli addetti ai lavori che la trattativa andava considerata complessa e “in salita”. Agli studenti, Renzi ha detto:

«È Paolo che ha fatto passare questo messaggio»

Sempre secondo quanto dice Renzi, né Gentiloni né altri avrebbero riferito queste “tre condizioni” al presidente della Repubblica; l’esistenza stessa delle tre condizioni è stata smentita poco dopo la loro pubblicazione dal segretario del PD Zingaretti, il che ha contribuito a far sì che le trattative con il Movimento proseguissero, almeno per il momento. L’audio di Renzi si conclude con un’esplicita minaccia di scissione nei confronti del resto del partito:

«Se uno fa saltare la trattativa, contravvenendo alle regole interne, è un caos. Non è detto che il PD poi si presenti unito alle elezioni»

Dopo esserne stato uno dei protagonisti, in questi ultimi giorni Renzi si è tenuto lontano dalla crisi di governo. Dopo aver dato il suo appoggio a un’alleanza tra PD e i suoi un tempo inconciliabili avversari del Movimento 5 Stelle, Renzi non ha partecipato alla direzione nazionale del partito in cui si discuteva del tema, ha lasciato Roma e ha trascorso gli ultimi giorni alla sua scuola politica di Lucca.

Nel pomeriggio il segretario del partito Zingaretti, che era con Gentiloni alle consultazioni, ha pubblicato un comunicato in cui definisce «ridicolo e offensivo» sostenere che sia esistita una «manovra del presidente Gentiloni per far fallire l’ipotesi di un nuovo Governo» con il Movimento 5 Stelle. Nel comunicato Zingaretti si riferisce indirettamente a Renzi, dicendo che andrebbe messo un freno a «questo continuo proliferare di comunicati, battute, interviste che, questi si, mettono tutto a rischio e logorano la nostra credibilità».