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  • Giovedì 8 agosto 2019

Il Lussemburgo potrebbe diventare il primo paese europeo a legalizzare la marijuana

Il governo presenterà una proposta di legge per regolare vendita e consumo, ma solo per i residenti maggiorenni

(Justin Sullivan/Getty Images)
(Justin Sullivan/Getty Images)

Il primo paese al mondo a legalizzare l’utilizzo della marijuana a scopo ricreativo è stato l’Uruguay nel 2013, seguito da alcuni stati statunitensi nel 2014 (oggi sono undici) e dal Canada nel 2018. Nessuno stato europeo finora lo ha fatto – nonostante in alcuni paesi il possesso e l’utilizzo siano stati depenalizzati – ma nei prossimi anni il Lussemburgo potrebbe diventare il primo. Lo ha annunciato a Politico il ministro della Salute del paese, Etienne Schneider, dicendo che entro l’autunno verrà presentata una proposta di legge che si pensa possa essere approvata nel giro di due anni.

Il Lussemburgo è un paese molto piccolo (grande quanto la provincia di Piacenza, più o meno) che ha 530mila abitanti, molti dei quali stranieri. Finora la marijuana è stata legale a scopo terapeutico, e ne è stato depenalizzato il possesso in piccole quantità. Schneider lo scorso anno era anche andato a visitare una piantagione di cannabis in Canada insieme al ministro della Giustizia, Félix Braz, per studiare come replicare la regolamentazione della produzione anche in Lussemburgo.

Nelle sue intenzioni la nuova legge servirà soprattutto a migliorare la salute dei cittadini, visto che della marijuana acquistata sul mercato nero spesso non si conosce la qualità e la provenienza. L’illegalità, inoltre, secondo Schneider renderebbe più facile per i consumatori di marijuana avvicinarsi a droghe più pesanti attraverso gli spacciatori. «Le politiche sulla droga che abbiamo avuto per 50 anni non hanno funzionato», ha detto Schneider a Politico. «Vietare tutta la droga l’ha resa solo più attraente per i giovani».

La nuova legge dovrebbe regolamentare la produzione e la vendita di marijuana nel paese con specifiche licenze, permettendo il consumo esclusivamente ai maggiori di 18 anni. Il possesso di cannabis da parte dei minori di 18 anni sarà invece depenalizzato, fino a 5 grammi. Dovrebbe inoltre essere vietata la coltivazione di cannabis in casa propria e la vendita ai non residenti, per scoraggiare i turisti che vogliono visitare il Lussemburgo per acquistare marijuana legalmente.

Tutti e tre i partiti che formano la coalizione di governo – Liberali, Socialdemocratici e Verdi –  sono favorevoli alla legalizzazione della marijuana, cosa che dovrebbe rendere più facile l’approvazione della legge. Schneider vorrebbe che anche altri paesi europei seguissero in futuro l’esempio del Lussemburgo, e si uniscano nella lotta contro il mercato nero della marijuana. «Spero che si possa avere tutti un atteggiamento più aperto nei confronti delle droghe», ha detto a Politico.

Come funziona negli altri paesi

L’Uruguay è stato il primo paese al mondo a legalizzare la produzione, la distribuzione e la vendita della marijuana, nel dicembre del 2013. La legge fu appoggiata dal governo progressista dell’allora presidente José Mujica con l’obiettivo di ridurre il consumo delle droghe e combattere i profitti illeciti della criminalità organizzata. Le cose in questi quasi sei anni sono andate in modo abbastanza positivo, anche se sono emerse diverse “zone grigie” nel corso del tempo.

Negli Stati Uniti, invece, la legge federale vieta la produzione e la vendita di marijuana, ma negli anni diversi stati hanno avviato politiche autonome di legalizzazione del commercio e dell’uso della marijuana che permettono eccezioni alla regola generale, depenalizzandola e consentendone l’utilizzo per scopi medici o ricreativi. La California è stata il primo stato americano a legalizzare la marijuana per uso terapeutico, nel 1996. Nel 2012 gli stati del Colorado e di Washington hanno deciso di legalizzare il consumo, la coltivazione e la vendita della marijuana anche a scopo ricreativo, e sono stati seguiti negli anni seguenti da Oregon, Alaska, Washington D.C., California, Nevada, Maine, Massachusetts e Michigan.

Il Canada ha legalizzato la vendita e il consumo a scopo ricreativo della marijuana nell’ottobre del 2018. La legge prevede che ogni adulto possa acquistare oli, semi, piante fresche o essiccate da rivenditori autorizzati. Ogni maggiorenne può inoltre circolare con una dose massima di 30 grammi, e non può far crescere più di quattro piantine a casa. Sono state anche inasprite le sanzioni per l’acquisto illegale della marijuana, così come le pene per la vendita ai minorenni: una persona arrestata mentre cerca di vendere marijuana a un minore rischierà adesso fino a 14 anni di carcere.

In Europa il paese con una politica più vicina a quella della legalizzazione della marijuana sono i Paesi Bassi, dove dal 1975 la vendita e il consumo di droghe leggere come la marijuana sono tollerati, anche se non legali. Il possesso di marijuana per uso personale (fino a 30 grammi) non è considerato un reato ma una violazione amministrativa. La marijuana si può vendere solo all’interno di locali autorizzati (i cosiddetti coffee shop) e non è permesso vendere alla stessa persona più di 5 grammi al giorno.

In Italia, invece, l’uso di cannabis è illegale ma depenalizzato se per uso personale, fino a 5 grammi: può comunque essere punito con sanzioni amministrative, come ritiro della patente, del passaporto o del permesso di soggiorno, nel caso in cui si sia cittadini stranieri.